Twitter: Musk prosegue verso l’everything app, a dispetto di tutto e tutti
Capire esattamente cosa intenda Elon Musk quando afferma che vuole fare di Twitter un medium “trasparente e onesto” non è certo semplice. È invece molto più facile credergli quando dice che per ottenete tale risultato dovrà lavorare ancora parecchio. Infatti, da quando ha acquistato l’azienda nell’ottobre del 2022 è stato un susseguirsi di interventi volti letteralmente a stravolgere sia l’azienda stessa sia l’omonima piattaforma social.
E il fatto che anche il tradizionale logo dell’uccellino azzurro sia stato sostituito, per ora solo nella versione Web, da Doge, il meme che ritrae il cagnolino Shiba Inu simbolo della criptovaluta Dogecoin, non è che la punta di un iceberg di cui al momento è difficile intuire la reale dimensione.
Twitter in quanto azienda non esiste più
Tuttavia, le indicazioni di quanto e come Musk sia intenzionato a lavorare nel processo di trasformazione di Twitter sono evidenti. A partire dal fatto che non si dovrebbe nemmeno più parlare di Twitter come azienda, in quanto non esiste più una realtà commerciale chiamata Twitter. Quella che c’era è stata fusa in X Corp, società privata controllata da X Holding Company: entrambe queste realtà sono proprietà di Elon Musk.
Paradossalmente, la notizia della fusione è stata resa nota dal CEO di Tesla lo scorso 11 aprile con un tweet. E forse, considerando il personaggio, non poteva essere diversamente.
Tale fusione giunge dopo un radicale ridimensionamento del numero di dipendenti dell’ex Twitter: sono infatti passati da quasi 8000 a 1500. Un’operazione che Musk, in un’intervista alla BBC, ha definito “dolorosa” e che non è “stata affatto divertente: è come essere sulle montagne russe”.
A conferma però dell’efficacia del suo intervento, Musk ha evidenziato che diversi fra i consiglieri che se ne erano andati con il suo arrivo, sono poi tornati. Non solo. Ha anche asserito che da quando è alla guida dell’azienda è aumentata la pubblicità sulla piattaforma social e il bilancio è “più o meno in pareggio”.
Radio e TV, media finanziati dal governo
Dopo aver ridefinito i termini per cui ci si può aggiudicare la spunta blu, trasformandola di fatto da badge di verifica dell’affidabilità dell’account a indicazione dell’avvenuto pagamento dell’abbonamento, Musk ha anche introdotto l’uso dell’etichetta “government-funded media” (media finanziati dal governo) per indicare le stazioni radio e le emittenti TV pubbliche. Questa decisione ha avuto un’immediata reazione da stazioni come la statunitense National Public Radio (che ha immediatamente bloccato la pubblicazione di post sui suoi 52 account Twitter) o la BBC che hanno chiesto di rivedere la definizione perché può essere fuorviante se associata a un tweet. Preso atto della cosa, Musk ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è semplicemente di essere il più possibile veritieri e accurati. Stiamo però modificando l’etichetta in ‘finanziato pubblicamente’, definizione che credo non sia troppo discutibile”.
10.000 GPU per migliorare l’intelligenza artificiale
Musk sembra abbia intenzione di intervenire anche sulla tecnologia alla base della piattaforma social. Infatti, secondo quanti riportato da Business Insider, avrebbe acquistato 10.000 GPU per migliorare le prestazioni degli algoritmi di intelligenza artificiale che gestiscono sia i post, in particolare le ricerche, sia gli annunci pubblicitari. Questi potrebbero diventare più precisi e personalizzati perché basati sulle esperienze di ogni utente. Il tutto, ovviamente, preservando la privacy.
Verso l’everything app
Elon Musk sembra proseguire deciso nel suo progetto di trasformare Twitter da piattaforma social in everything app, ovvero in una super applicazione che consentirebbe di fare di tutto, dagli acquisti online ai pagamenti mobili fino alla prenotazione di biglietti. Questo tipo di super app è molto diffuso in Asia, dove per moltissime persone lo smartphone è la principale forma di accesso a Internet. Reuters riporta che si stima che la super app cinese WeChat abbia più di 1 miliardo di utenti mensili e che sia ormai parte integrante della vita quotidiana in Cina. Gli utenti possono chiamare un’auto o un taxi, inviare denaro ad amici e familiari o effettuare pagamenti nei negozi.
Allo stesso modo, Grab, una super app molto diffusa nel sud-est asiatico, offre servizi di consegna di cibo, consegna di pacchi su richiesta e servizi finanziari e di investimento.
Non è facile stabilire quale sia realmente l’idea che Elon Musk ha di everything app. Quello che è facile presagire è che sicuramente non assomiglierà a qualcosa di già esistente. E il fatto che lo tesso Musk prima della fusione con X Corp affermasse che il CEO di Twitter era il suo cane Floki è già un buon esempio.