Vacanze non connesse: è davvero possibile?
In vista della stagione estiva Intel Security ha condotto uno studio dal titolo Digital Detox: Unplugging on Summer Vacation, con lo scopo di comprendere meglio le abitudini degli utenti per mantenere i contatti digitali quando sono in viaggio e i modi in cui possono inconsapevolmente mettere la loro identità e i dispositivi personali a rischio. Secondo il 65% degli intervistati statunitensi essere scollegati significa non utilizzare internet per niente, mentre la metà ritiene di essere scollegato se non ha effettuato alcuna telefonata.
L’indagine sfata un luogo comune secondo cui i Millennial, noti anche come Generazione Y, sarebbero i meno propensi a lasciare a casa i propri dispositivi al momento di andare vacanza; infatti il 49% dei Millennial in realtà ha ammesso di essere disposto a staccare la spina in vacanza, mentre solo il 37% degli intervistati tra i 40-50 anni (la cosiddetta Generazione X) farebbe lo stesso
Le vacanze estive sono piene di distrazioni e di opportunità e i criminali informatici stanno imparando a capitalizzare anche su questi momenti. I viaggiatori possono essere degli obiettivi interessanti per i criminali informatici che contano sulle vulnerabilità delle persone e dei dispositivi per guadagnarsi un punto di accesso ai dati e ai dispositivi. Infatti, i malintenzionati possono ottenere l’accesso a informazioni sensibili, tramite smartphone, computer portatili e persino dispositivi wearable non protetti, oltre che raccogliere informazioni e dati dai social media.
“Dobbiamo essere tutti più attenti e adottare misure di sicurezza precauzionali per evitare che le informazioni personali vengano perse o rubate, durante i viaggi” ha dichiarato Giorgio Bramati, consumer partner manager di Intel Security. “Nonostante molti degli intervistati non siano riusciti a vivere una vacanza non connessa, chi è riuscito a staccare la spina, oltre a proteggere la propria identità, ha ottenuto notevoli vantaggi.”
secondo il 65% degli intervistati la vacanza è stata più piacevole dopo aver staccato
Più della metà (55%) degli intervistati che si erano impegnati a staccare dai propri dispositivi digitali in vacanza, è riuscita a farlo e, secondo il 65% degli intervistati, la vacanza è stata più piacevole dopo aver staccato. Si sono sentiti meno stressati e sono stati in grado di relazionarsi meglio con l’ambiente circostante. Circa l’88% degli intervistati ha inoltre ammesso di non essere stressato dal fatto di essere scollegato dal lavoro e dalla vita rimasta a casa e il 51% di coloro che ha staccato si è integrato meglio con i compagni di viaggio, proprio per il fatto di non esser connesso. Gli uomini sono più disposti a lasciare il telefonino a casa, quando vanno in vacanza. Circa il 47% degli uomini ha dichiarato che avrebbe lasciato a casa lo smartphone, contro il 37% delle donne.
In un mondo sempre connesso rimane comunque difficile per le persone staccare la spina. In effetti il 68% degli intervistati negli Stati Uniti ha riferito di controllare la posta elettronica personale e di lavoro almeno una volta al giorno, ogni giorno, anche in vacanza. Gli americani sono i meno inclini ad astenersi dalla lettura dei messaggi di posta elettronica di lavoro (49%) mentre sono in vacanza rispetto ad abitanti di Singapore (61%), canadesi (60%), tedeschi (59%), messicani (59%), francesi (56%), olandesi (54%), brasiliani (53%) e spagnoli (52%).
A livello di sicurezza lo studio di Intel Security fornisce alcuni consigli su come proteggersi dagli attacchi cyber (ma non solo) quando si è in vacanza. Anche se ci piace condividere le nostre esperienze con amici e familiari sui social media, è importante ad esempio non far sapere pubblicamente dove o quando si andrà in vacanza. Meglio aspettare di essere tornati a casa prima di pubblicare un reportage completo; troppo allettante per i ladri sapere quando casa nostra sarà vuota per giorni e notti.
Le connessioni dati possono essere inoltre costose, ma attivare il Bluetooth e il Wi-Fi quando si va in giro può essere una ricetta per il disastro. Il collegamento a dispositivi Wi-Fi e Bluetooth non protetti può rendere vulnerabili i dati personali così che i criminali informatici ne possano approfittare. Si dovrebbe prestare particolare attenzione soprattutto quando si effettuano pagamenti online. Con questo in mente, è bene aggiornare periodicamente la cronologia dei collegamenti Bluetooth e Wi-Fi, eliminando le reti wireless in precedenza “memorizzate”. Infine è essenziale controllare frequentemente anche il conto corrente bancario. Se non si è attenti e tempestivi su questo fronte, ci si potrebbe accorgere con troppo ritardo se un criminale ha avuto accesso ai nostri conti correnti.