Anche Facebook Messenger si blinda con la cifratura

Facebook sta testando la cifratura end-to-end per i messaggi su Messenger, colmando così un gap che stava diventando a dir poco scomodo per la grande F.

Ormai è chiaro come tutto l’affair Apple-FBI abbia mutato radicalmente il concetto di privacy e di cifratura quando si parla di messaggistica istantanea. Se infatti WhatsApp, Viber e altri servizi simili si sono già dotati di un sistema di cifratura end-to-end, con i messaggi scambiati tra utenti leggibili solo dagli utenti stessi, a questo elenco mancava ancora Facebook Messenger.

Era solo questione di tempo però prima che la piattaforma di messaggistica istantanea della grande F compiesse questo passo e infatti Facebook sta testando la cifratura end-to-end su Messenger, in modo da proteggere il messaggio da occhi indiscreti (Facebook stessa) durante tutto il suo tragitto tra i dispositivi coinvolti. Inoltre i messaggi scambiati con questo tipo di cifratura non verranno archiviati sui server di Facebook una volta che sono stati consegnati al destinatario.

Al momento queste “chat segrete” sono disponibili in versione preview per un ristretto numero di utenti e non si è ancora capito quando Facebook le rilascerà su scala globale, sebbene si parli di un vago “fine estate”. Tra l’altro una conversazione cifrata su Messenger impedisce (almeno per ora) di inviare o ricevere denaro GIF, video e altri elementi che non siano di natura testuale. È però possibile, proprio come su Telegram, impostare i messaggi col timer; una volta impostato il timer, il messaggio inviato sarà così visibile solo per i secondi impostati.

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Apple Pay sbarca in Svizzera… e l’Italia?

apple pay
Da oggi in Svizzera è possibile utilizzare un iPhone o un iWatch per fare acquisti tramite Apple Pay. Quando toccherà all’Italia?

Come annunciato dalla stessa Apple nel corso della WWDC di giugno, Apple Pay si sta espandendo, anche se ora il servizio di Cupertino per i pagamenti contactless è attivo solo in Stati Uniti, Australia, Canada, Cina, Singapore e Regno Unito. Un’espansione lenta e molto “ragionata” che però potrebbe velocizzarsi nei prossimi mesi, ma già ora un altro mercato si è aggiunto alla lista e si tratta della Svizzera.

Da oggi infatti Apple Pay può essere utilizzato nel Paese elvetico con il supporto per carte di credito e di debito collegate ai circuiti Visa e Mastercard e agli istituti Bonus Card, Cornercard e Swiss Bankers. Il fatto che il servizio sia arrivato a quattro passi dall’Italia potrebbe far sperare in un suo prossimo sbarco anche dalle nostre parti, ma pare che i prossimi Paesi scelti da Apple siano Francia e Hong Kong.

Per vedere una successiva attivazione del servizio su più larga scala in Europa, diversi analisti hanno previsto il 2017 come anno della svolta. Entro la fine del prossimo anno infatti Apple Pay dovrebbe arrivare in Spagna e Germania e, a questo punto, pare difficile che ciò non avverrà anche in Italia.

A dire il vero già oggi, con un piccolo trucchetto che prevede la creazione di un account Apple britannico e qualche altro semplice passaggio, un utente italiano può utilizzare Apple Pay in un numero ristretto di punti vendita utilizzando un iPhone o un iWatch, ma è logico supporre che solo con lo sbarco ufficiale del servizio si inizierà ad avere anche da noi un primo assaggio di pagamenti contactless tramite smartphone.

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