Android 8.0 Oreo: ecco il nuovo biscotto farcito di Google
A circa cinque mesi dal primo annuncio e a tre dal rilascio della prima beta, Android ha iniziato ieri la distribuzione di Android 8.0 Oreo con un apposito evento in streaming in cui è stato mostrato un trailer della nuova release e poco altro. I primi dispositivi che potranno essere aggiornati a Oreo sono gli smartphone Pixel, Pixel XL, Nexus 5X e Nexus 6P, il tablet Pixel C e, a breve, anche il set-top box per il televisore Nexus Player.
Google sta comunque lavorando con produttori terzi per cercare di portare Android 8.0 Oreo su quanti più device possibili in breve tempo (si parla di fine anno), in modo da limitare la frammentazione che da sempre contraddistingue le release di Android. I primi nomi fatti da Google sono Essential, General Mobile, HMD Global Home of Nokia Phones, Huawei, HTC, Kyocera, LG, Motorola, Samsung, Sharp e Sony.
Le tre direttive principali che caratterizzano il successore di Android Nougat sono essenzialmente autonomia, prestazioni e sicurezza. Google promette di migliorare la prima attraverso una gestione più efficace delle app in background agendo su tre categorie chiave come i Servizi in Background, gli Aggiornamenti di Posizione e gli Implicit Broadcast, mentre per le prestazioni si parla già di tempi di avvio dimezzati rispetto a quelli di Nougat.
Sul versante della sicurezza Google ha puntato molto sul machine learning e su Google Play Protect, una piattaforma che permette di analizzare le app installate (ne scansiona oltre 50 miliardi al giorno), in modo da scoprire se sono presenti applicazioni dannose per l’utente.
A livello di multitasking le finestre possono essere ridimensionate e trascinate a piacimento, mentre il machine learning mostra per ogni tipologia di informazione delle azioni contestuali; se per esempio evidenziamo un indirizzo, possiamo accedere direttamente a Maps con un solo tocco e così via.
Spazio poi alle novità per gli sviluppatori, che possono accedere a nuovi tool all’interno della console sviluppatori del Play Store e utilizzare il nuovo linguaggio di programmazione Kotlin, supportato in maniera completamente nativa grazie alla sua integrazione all’interno del codice di Android Oreo.
Le notifiche, a parte il piccolo restyling grafico, sono inoltre suddivise per canali. In questo modo si possono gestire le notifiche appartenenti alle stesse categorie, piuttosto che agire su quelle di ogni singola app.
Tra le principali novità di Android 8.0 Oreo segnaliamo anche il supporto ai profili colore AdobeRGB, Pro Photo RGB e DCI-P3 in modo da sfruttare al meglio i display degli smartphone di ultima (e prossima) generazione, soprattutto con le app di video e fotografia. Infine, oltre al supporto per il codec LDAC che va a migliorare la qualità audio di speaker e cuffie Bluetooth, arriva la modalità Wi-Fi Aware, grazie alla quale i dispositivi compatibili possono comunicare tra di loro in Wi-Fi senza disporre di un access point collegato alla rete.