Due account WhatsApp sullo stesso telefono: un rischio per le informazioni aziendali?
Con un aggiornamento annunciato alcuni giorni fa da Mark Zuckerberg e atteso nelle prossime settimane per tutti (al momento è in fase beta su Android), WhatsApp consentirà l’utilizzo di due account contemporaneamente sullo stesso smartphone. In questo modo, si potrà passare da un account all’altro senza dover portare con sé un secondo telefono o disconnettersi continuamente da un account prima di utilizzare l’altro.
Finora, infatti, per utilizzare due numeri diversi era necessario avere due smartphone o inserire e disinserire la SIM, mentre con il nuovo aggiornamento si potranno avere entrambi gli account verificati sullo stesso dispositivo, con la grande comodità di passare dall’uno all’altro istantaneamente.
Ufficialmente, l’update richiede come requisito fondamentale uno smartphone dual-sim, oltre a un numero di telefono e una SIM per ciascun account, visto che in fase di configurazione (per convalidare l’account) WhatsApp invierà un codice di verifica via SMS al secondo numero telefonico. Una volta completata questa verifica, WhatsApp funzionerà su entrambi gli account senza bisogno di portarsi dietro il secondo smartphone. In teoria, quindi, questo potrebbe essere un primo punto di controllo e gestione, perché un sistema di Mobile Device Management può rilevare che la SIM è stata inserita in un telefono che non è di quelli forniti dall’azienda.
La realtà dei fatti però è diversa: attraverso il collegamento dei due account come “complementari”, è possibile associare il numero aziendale anche a un telefono che non ha la SIM aziendale inserita. E diventa invisibile per l’azienda.
Proprio WhatsApp è stato negli scorsi mesi al centro di un’indagine della SEC americana contro una dozzina di istituzioni finanziarie di WallStreet, i cui dipendenti hanno utilizzato l’app di Meta per scambiarsi informazioni al di fuori dei canali ufficiali per i quali sono previste le misure di conservazione delle comunicazioni a scopo di audit. Secondo Reuters, tra multe, misure riparatorie e azioni preventive per evitare che il problema si ripeta, alcune delle banche coinvolte finiranno per sborsare più di 50 milioni di dollari.
La procedura per attivare il secondo account è molto semplice. Se avete aggiornato WhatsApp all’ultima versione beta, basta andare nella sezione Impostazioni. Toccando la freccia rivolta verso il basso che vedete a destra del vostro nome e del codice QR, si aprirà una finestra con al suo interno la funzione “+”, ovvero “Aggiungi account”.
Proseguendo, si dovranno seguire le indicazioni e inserire il Paese della seconda SIM e il numero di telefono associato che si desidera aggiungere. Come già accennato, si dovrà poi confermare l’identità attraverso un codice OTP inviato da WhatsApp via SMS. L’ultima fase dell’installazione consiste nell’inquadrare il codice QR dell’account che si desidera aggiungere, tramite il cellulare. Se l’operazione è andata a buon fine, si potrà personalizzare l’account aggiuntivo esattamente come quello principale.
Da precisare che sarà comunque attivo un account alla volta e che, quando si riceve un messaggio sull’altro account, verrà visualizzata solamente la relativa notifica e il pulsante “cambia account”, in modo da poter rispondere, visualizzare ed effettuare le operazioni desiderate con l’account oggetto del messaggio.
Seppur possa risultare una funzione molto comoda (se ne parla tra l’altro da diverso tempo), il rischio è che i dipendenti aggiungano il numero di lavoro all’app installata sullo smartphone personale e che, se scambiano informazioni aziendali con altri colleghi o clienti, queste finiscano su un dispositivo non gestito dall’IT. Al contrario, informazioni personali potrebbero finire sullo smartphone aziendale, cosa che in molti casi potrebbe rappresentare una violazione delle policy.