I garanti Privacy di Italia e Francia bloccano DeepSeek. App fuori dagli app store

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek.
Il provvedimento di limitazione è stato adottato dal Garante per la mancanza di informazioni sull’utilizzo dei dati personali degli utenti italiani da parte delle due società, che hanno dichiarato di non operare in Italia e che ad esse non è quindi applicabile la normativa europea sul trattamento dei dati.
In particolare, il Garante voleva sapere quali dati personali venissero raccolti, da quali fonti, per quali scopi, su quale base legale e se venissero o meno conservati in Cina. La decisione dell’Autorità italiana è arrivata dopo che le due società hanno fornito informazioni “ritenute del tutto insufficienti”.
Il Garante, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria, con il risultato che da ieri in Italia l’app mobile di DeepSeek non è più disponibile negli store digitali di Apple e Google.
L’Italia non è comunque il solo Paese che si sta muovendo nei confronti di DeepSeek. L’ente francese per la tutela della privacy, tra i più attivi in Europa su questo versante in Europa assieme a quello italiano, ha infatti dichiarato che chiederà spiegazioni a DeepSeek per avere un’idea più precisa sul funzionamento del chatbot e sugli eventuali rischi per la privacy degli utenti.
Anche la Commissione per la protezione dei dati dell’Irlanda ha richiesto informazioni all’azienda cinese in merito al trattamento dei dati effettuato in relazione agli utenti irlandesi.