La nuova geografia mondiale delle app mobile
Vi siete mai chiesti quale sia la geografia mondiale delle app mobile, ovvero quali siano i Paesi che contribuiscono maggiormente a rimpolpare Google Play e App Store e a generare il giro d’affare più grande? A questa domanda ha risposto Mozilla con una ricerca affidata a Caribou Digital, con lo scopo appunto di capire se per il mercato delle app mobile si possa davvero parlare di pari opportunità e di eguaglianza tra le diverse parti del mondo.
A leggere i risultati del report, la situazione però pare tutt’altro che egualitaria. Il 95% del giro d’affari di App Store e Google Play è infatti concentrato in soli 10 Paesi, mentre l’81% degli sviluppatori di app proviene da Paesi ricchi o comunque non in via di sviluppo. Per giungere a queste conclusioni, Caribou Digital si è concentrata su 8.000 sviluppatori provenienti da 37 Paesi che sono in cima alle classifiche di vendita e di download di App Store e Google Play, scegliendo inoltre le 500 app più scaricate e le 500 più redditizie per entrambi gli store digitali.
Teoricamente la cosiddetta app economy non dovrebbe risentire più di tanto delle differenze, comunque ancora enormi, che ci sono oggi tra un Paese in via di sviluppo e uno con un’economia digitale e tecnologica già sviluppata. Eppure lo studio rivela come Stati Uniti, Cina e Giappone rappresentino la gran parte di tutto ciò che ruota attorno all’economia delle applicazioni, mentre i mercati emergenti rappresentano appena l’1% del giro d’affari sui due store di app.
l’Italia è al diciannovesimo posto nella classifica che tiene conto degli sviluppatori di primo piano su Google Play e App Store
Più che barriere tecnologiche, a pesare sono soprattutto la formazione (carente nei Paesi più arretrati) e la difficoltà da parte degli sviluppatori di secondo o terzo piano a esportare le proprie app. Un po’ per la mancanza di un’adeguata cultura, un po’ per barriere e difficoltà linguistiche, ben il 69% degli sviluppatori provenienti da Paesi in via di sviluppo non riesce a vendere la propria app all’estero, mentre questa percentuali per i Paesi ad alto reddito scende al 29%.
La ricerca ha preso in esame anche l’Italia, che al momento è al diciannovesimo posto nella classifica che tiene conto degli sviluppatori di primo piano su Google Play e App Store. Se la percentuale dei developer italiani tra tutti quelli top è del 1,9%, si scende addirittura allo 0,1% se si va a vedere quanto generano le app degli sviluppatori italiani a livello globale.
Chi se la passa meglio in Europa è invece la Gran Bretagna, prima nel Vecchio Continente con il 6,3% degli sviluppatori top e terza al mondo dopo USA e Cina. Le app create dagli sviluppatori britannici contano inoltre per il 6,8% del giro d’affari totale, ovvero una cifra molto vicina a quella del numero di developer a differenza dell’enorme gap in questo senso che si registra in Italia.
Continuando in Europa, al settimo posto troviamo la Germania con il 4,1% degli sviluppatori top e un giro d’affari globale del 1,6%, mentre la Spagna (3,2% e 0,4%) e la Francia (3% e 2,5%) sono rispettivamente al decimo e undicesimo posto.