Nel 2020 le app mobile varranno più di 100 miliardi di dollari
101 miliardi di dollari. A tanto, secondo la società di analisi americana App Annie, ammonteranno i profitti generati dalle app mobile nel 2020, mentre oggi siamo a poco più di 41 miliardi di dollari. Le nuove stime di App Annie arrivano in un periodo in cui, quando si parla di app mobile, non si intendono più solo ed esclusivamente giochi e applicazioni di intrattenimento, ma anche settori del tutto nuovi (banche, finanza, salute, governi) che ricorrono sempre di più ad applicazioni mobile per soddisfare le esigenze dei propri dipendenti.
Il report, creato basandosi su più di 10.000 fonti, non si riferisce quindi solo al lato consumer delle app mobile e ai soliti Google play, App Store e Windows Store, ma a uno scenario molto più ampio e sfaccettato, nonostante oggi ben 34,8 miliardi di dollari su 41,1 miliardi in totale siano generati dalla vendite dei giochi. Le cose non cambieranno molto nemmeno nel 2020, quando si prevede un profitto generato dai giochi di 74,6 miliardi di dollari contro i 26,4 miliardi di tutte le altre applicazioni.
Il discorso cambia però se si va a vedere il numero di download. Già nel 2015 infatti gli utenti mobile di tutto il mondo hanno scaricato più app comuni che giochi (65,7 miliardi contro 45,4 miliardi di download), ma anche nel 2020 questa tendenza non cambierà, con i giochi scaricati 102,2 miliardi di volte e le altre app 182,1 miliardi di volte.
Dal 2014 al 2015 si è poi assistito a un forte incremento del tempo trascorso a utilizzare le app e, in questo caso, a dominare la classifica sono soprattutto app social e app di comunicazione. Per quanto invece riguarda il 2016, App Annie prevede profitti delle app mobile in crescita a 50,9 miliardi di dollari (+24% rispetto al 2015), grazie soprattutto alla crescita in mercati fondamentali come Stati Uniti, Cina e Giappone, seguiti da mercati in grande espansione come India, Indonesia, Messico e Argentina. Già a giugno di quest’anno tra l’altro la Cina genererà profitti nel settore delle app mobili superiori a quelli degli Stati Uniti.
Guardando infine alla distribuzione geografica dei maggiori profitti, si scopre come l’area asiatica dell’APAC si sia issata nel 2015 al primo posto con un valore di 22,9 miliardi di dollari, seguita dall’area americana (10,7 miliardi) e da quella EMEA (7,5 miliardi). Una tendenza che continuerà con divisioni molto simili anche nel corso del 2016 e nel 2020, quando l’area APC genererà ben 57,5 miliardi di dollari, ovvero ben oltre la metà dei profitti dell’intero mercato globale delle app mobile.