WhatsApp diventa gratuito

pagamenti con whatsapp
Con un mossa a sorpresa il CEO di WhatsApp Jan Koum ha annunciato il passaggio della piattaforma di messaggistica istantanea a una formula gratuita.

Nelle prossime settimane l’utilizzo di WhatsApp su qualsiasi piattaforma diventerà gratuito. Ad annunciare questo importante e inatteso passo è stato il CEO della compagnia Jan Koum nel corso della Digital Life Design conference di Monaco. Koum, le cui parole sono state poi riprese in un annuncio ufficiale di poche ore fa, ha dichiarato che il modello a pagamento in voga finora (0,89 euro all’anno dopo i primi 12 mesi gratuiti) non stava più funzionando.

Secondo WhatsApp infatti non tutti gli utenti hanno una carta di credito con la quale effettuare il pagamento annuale e ciò rischiava di tagliare fuori molti utenti al termine del periodo gratuito del primo anno. Senza poi contare che altre piattaforme di messaggistica istantanea, come il “rivale” interno Facebook Messenger, sono gratuite. Il passaggio a una formula a costo zero per l’utente non comporterà però l’arrivo di banner o fastidiose pubblicità e molti si stanno già chiedendo come farà quindi WhatsApp a sostenersi.

Una possibilità potrebbe venire dall’annuncio dell’inizio di una sperimentazione nei prossimi mesi per servizi dedicati alle imprese, che a questo punto immaginiamo saranno a pagamento. Grazie a questi servizi ad esempio una banca potrà comunicare direttamente con un suo cliente e lo stesso potrà fare una compagnia per segnalare la conferma o la cancellazione di un volo.

Visto che a oggi si stimano tra i 900 milioni e il miliardo gli utenti di WhatsApp sparsi per il mondo, moltissime aziende avrebbero un grande interesse nel sottoscrivere servizi di comunicazione e assistenza simili, anche se su questo versante non resta che attendere nuovi dettagli. Infine nel comunicato rilasciato oggi si legge che chi ha già pagato la quota annuale non sarà rimborsato.

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Red Hat: gli investimenti nel mobile portano buoni risultati

Red Hat: gli investimenti nel mobile portano buoni risultati
La maggioranza di chi usa KPI per misurare il successo delle mobile app registra un ritorno sull’investimento positivo.

Red Hat ha reso noti i risultati di una recente ricerca sulla misurazione degli investimenti mobile, che ha messo in luce come il 74% degli interpellati, tra le aziende che fanno uso di key performance indicator (KPI) per misurare in qualche modo il successo delle applicazioni mobili, stia registrando un ritorno sugli investimenti (ROI) positivo, a dimostrazione del fatto che gli investimenti precedenti sul mobile si siano ripagati. La ricerca di Red Hat sulla misurazione degli investimenti mobile ha mostrato come l’85% delle aziende faccia uso di KPI per misurare il successo delle app mobili, mentre il 9% fa uso di altri strumenti ed i rimanenti non effettuano alcuna misurazione.

Il 52% dei partecipanti al sondaggio dichiara inoltre di avere una strategia ben definita per il mobile, mentre il 90% prevede di aumentare gli investimenti nello sviluppo di mobile app nel corso del 2016. Tra quelli che hanno posto in essere una strategia dedicata alle mobile app, il 96% fa uso di KPI per misurare il successo delle app.

Red Hat ha incaricato la società di ricerca Vanson Bourne di raccogliere le opinioni dei decision maker IT di 200 organizzazioni con oltre 2.500 dipendenti, distribuite tra Stati Uniti ed Europa occidentale, in tema di sviluppo di mobile app, con l’obiettivo di comprendere meglio come le realtà dotate di una strategia mobile app valutino il successo dei programmi relativi attraverso KPI.

Dal report emerge come le aziende riconoscano la necessità di verificare l’efficacia degli investimenti mobile come la maggioranza (85%) lo faccia utilizzando una qualche forma di KPI. Tra chi fa uso di KPI, le realtà statunitensi più spesso registrano un ROI positivo (79%), rispetto a quelle dell’Europa occidentale (68%). Solo il 4% ha dovuto registrare un ROI negativo, mentre un’azienda su sei (16%) ha riportato un ROI pari a zero. Infine, il 7% delle organizzazioni non conosce il valore di ROI che sta raggiungendo.

Sono le aziende del settore manifatturiero, delle telecomunicazioni e delle costruzioni a ottenere il maggiore successo dalle mobile app. Tra chi ha dichiarato di misurare il successo delle proprie app mobili con KPI definiti, i settori manifatturiero, delle telecomunicazioni e delle costruzioni hanno registrato il ROI più elevato. Questa la classifica completa:

• Manifatturiero – 92%
• Telecomunicazioni – 83%
• Costruzioni – 83%
• Retail – 76%
• Distribuzione e trasporti – 75%
• Servizi aziendali – 71%
• Servizi finanziari – 69%
• IT – 66%
• Chimica e farmaceutica – 56%

Oggi il 72% delle aziende che misurano KPI crede che misurare il successo dello sviluppo delle mobile app spetti ai responsabili IT, mentre il 17% pensa che spetti ai responsabili delle linee di business (LOB) e l’11% ai vertici aziendali o a figure deputate a seguire la mobilità. Nel prossimo anno questo scenario cambierà, restando ai responsabili IT secondo il 43% degli interpellati, ricadendo sui responsabili delle linee di business secondo il 42%, e per il 14% alla head of mobility.

“Ci sono segnali positivi di una maggiore maturità in tema di mobile, mostrati dal numero di realtà che non solo fanno uso di KPI per misurare il successo dei propri investimenti mobile, ma registrano ROI positivi. E’ anche interessante vedere come la responsabilità dei KPI stia passando verso le linee di business, a conferma del trend che vediamo sul mercato e che lega maggiormente il business all’IT, andando a giocare un ruolo più importante nelle decisioni relative al mobile” ha dichiarato Cathal McGloin, vice president Mobile Platforms di Red Hat.

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