Google: una versione di Chrome che infrange le regole di Apple per iOS
Se quest’anno Apple aprirà iOS 17 ai browser di terze parti, Chrome si farà trovare pronto. Secondo infatti un report di The Register, Google sta già lavorando a una “applicazione sperimentale” che porterà un browser alimentato da Blink su iOS.
Il progetto, che viene descritto come una “content shell iOS port”, viene utilizzato al momento “per misurare grafica e latenze di input fornendo tracce per l’analisi”. Google ribadisce che questo browser non sarà disponibile per gli utenti e che l’azienda continuerà a rispettare le policy di Apple, tanto che un portavoce della grande G ha dichiarato a The Register che il progetto ha scopi strettamente “sperimentali”.
Tuttavia, è difficile non leggere tra le righe. Bloomberg riportava lo scorso anno che Apple potrebbe aprire iOS 17 in modi inediti questo autunno, tra cui l’autorizzazione di app store e browser engine di terze parti nel tentativo di accogliere le richieste delle agenzie di regolamentazione. Se ciò dovesse accadere, Google sarebbe in grado di creare un vero e proprio browser Chrome piuttosto che l’attuale browser WebKit con lo stile e le caratteristiche di Chrome.
Secondo le fonti di The Register all’interno di Google, il codice “sembra l’inizio di una build di un browser alternativo, anche se in forma scheletrica” e mancano diverse caratteristiche necessarie per renderlo un prodotto distribuibile. Tuttavia, potrebbe essere pronto per l’arrivo di iOS 17 a settembre, sempre se Apple lo consentirà nell’App Store.
E questo aprirebbe la porta anche ad altri browser. In un successivo report, infatti, The Register scrive che anche Mozilla sta “compiendo un lavoro esplorativo per comprendere le sfide tecniche” per una versione di Firefox su iOS che utilizzi il motore di rendering Gecko. Un browser Blink rappresenterebbe la prima vera concorrenza per Safari su iPhone. Visto che su iOS tutti i browser utilizzano lo stesso motore WebKit, al momento non ci sono molti motivi per scaricare un browser concorrente a parte tutto il discorso della sincronizzazione, ma Google scommette che quest’anno le cose cambieranno.