iPadOS 15: i miglioramenti ci sono, ma bisogna fare di più per gli utenti Pro
Finalmente, iPadOS 15 offre molte delle funzionalità che gli utenti di iPad stavano aspettando pazientemente: widget della schermata principale, libreria di app, multitasking migliore, note rapide e una barra delle schede Safari di livello desktop, giusto per citarne alcune. Una volta che l’aggiornamento verrà distribuito agli iPad questo autunno, darà al tablet di Apple una revisione tanto necessaria che lo farà sembrare un po’ più moderno di quanto non sia ora.
Ma se avete appena acquistato uno dei nuovi iPad Pro da 12,9 pollici, non cambierà granché. Certo, la nuova schermata principale sarà un po’ più simile a un Mac, il nuovo shelf multi-window vi renderà più produttivi portando il multitasking a livello di sistema e la navigazione da tastiera e le scorciatoie estese rendono la Magic Keyboard più utile.
Ma nella sua essenza, è sempre un iPad, che voi spendiate 400 o più di 2000 euro. Niente del processore M1 del nuovo iPad Pro renderà infatti iPadOS 15 migliore. A dire il vero si potrebbe fare lo stesso discorso per i Mac. MacOS 12 Monterey include una serie di fantastiche funzionalità per i professionisti, come Controllo Universale e scorciatoie che aiuteranno gli utenti a lavorare in modo più intelligente e veloce, ma funzionerà allo stesso modo, indipendentemente dal fatto che abbiate un MacBook Air o un Mac Pro.
Tuttavia, c’è un motivo per cui le persone spendono migliaia di euro per un MacBook Pro o un Mac Pro: le prestazioni. Quando spendete di più per un Mac, ottenete più potenza e più velocità, motivo per cui stiamo ancora aspettando il lancio delle macchine Apple di fascia alta con i SoC M1 di seconda generazione, che porteranno molta più potenza di elaborazione e grafica a vantaggio di quelli utenti Mac disposti a spendere migliaia di euro per macchine di fascia alta.
L’iPad è diverso. Mentre l’iPad Pro è sicuramente più veloce dell’iPad entry-level e dell’iPad Air nei benchmark, non sembra così veloce quando lo si utilizza. Ho testato l’iPad Pro da 12,9 pollici e, rispetto al modello 2020 o all’iPad Air con un SoC A14, non mi sembra molto più veloce. Forse le app si aprono più velocemente se usate un cronometro, ma iPadOS non è mai apparso lento, a meno che non si utilizzi hardware estremamente vecchio.
Quindi, mentre iPadOS 15 migliora alcuni aspetti come il multitasking e la schermata principale, non fa nulla per evitare all’iPad Pro di essere solo un iPad Air leggermente più veloce con uno schermo più bello. E non sono sicuro che gli aggiornamenti di iPadOS riusciranno mai ad andare oltre questa barriera.
Nessuna novità per gli utenti esperti
Anche se non c’è nulla su macOS che sia stato creato appositamente per gli utenti professionisti, il sistema è abbastanza versatile da farci credere il contrario. Il fatto che macOS sia facile da usare se siete dei dilettanti e abbastanza potente per i professionisti è dovuto a un’ampia gamma di funzionalità e flessibilità integrate nell’interfaccia utente.
Per iPadOS però il discorso cambia. Mentre alcuni utenti esperti si destreggiano in modi fantasiosi e sfruttano appieno le gesture e le scorciatoie da tastiera, non c’è un vero vantaggio nell’acquistare una macchina di fascia alta quando si tratta dell’esperienza dell’utente. Aspetti come il 5G e Thunderbolt sono belli da avere, ma non elevano di molto l’esperienza finale.
Semmai, iPadOS 15 è un passo indietro per i professionisti. Le nuove funzionalità multitasking non cambiano davvero il modo in cui il sistema gestisce più app, ma piuttosto le rendono più facili da scoprire e da usare. Supponendo che le vecchie gesture funzionino ancora, gli utenti di iPad Pro probabilmente accederanno alle loro app alla vecchia maniera ed eviteranno del tutto il menu multitasking.
Bisogna aspettare iPadOS 16?
Sembrava che Apple avesse accontentato gli utenti Pro con la possibilità di creare app in iPadOS 15, ma anche in questo caso ci si aspettava di più. Invece di sfruttare il chip e la RAM del nuovo iPad Pro e rilasciare una versione di Xcode compatibile con i tablet, Apple ha aggiunto solo nuove funzionalità a Swift Playgrounds, la sua app per l’apprendimento del codice. Gli sviluppatori avranno accesso a una “libreria completa di componenti dell’interfaccia utente” e saranno in grado di inviare app direttamente all’App Store, ma la maggior parte degli sviluppatori “veterani” di app, compresi quelli che sviluppano in Swift, probabilmente continueranno a usare Xcode su Mac.
Infine c’è Universal Control, che è probabilmente la caratteristica più interessante svelata nei giorni scorsi alla WWDC 2021. Sebbene tecnicamente sia una funzionalità Mac, funziona meglio se utilizzata con un iPad per trascinare e rilasciare i contenuti tra i dispositivi e funzionare come se fossero una configurazione multi-monitor. Nonostante sia tecnicamente disponibile per la maggior parte degli iPad con iOS 15 (iPad Air 3a generazione e versioni successive, iPad 6a generazione e versioni successive e iPad mini 5a generazione e versioni successive), è davvero una funzionalità professionale e senza dubbio renderà il flusso di lavoro più semplice per le persone che utilizzano un Mac e un iPad.
Resta il fatto che iPadOS 15 avrebbe potuto offrire un vero supporto per monitor esterni, una modalità desktop per Magic Keyboard, una migliore gestione dei file, app professionali e qualsiasi cosa per sfruttare le funzionalità e il processore di fascia alta del nuovo iPad Pro. Invece, abbiamo un sacco di funzionalità di iOS 14. Ecco perché continuo a chiedermi a chi sia rivolta esattamente questa splendida macchina. E purtroppo credo che mi farò la stessa domanda anche il prossimo giugno quando arriverà iPadOS 16.