Con l’edizione 2015 della Google I/O il gigante di Mountain View ha introdotto la nuova funzionalità App Indexing, che consente di indicizzare le app, svolgendo le ricerche da mobile anche tra le applicazioni non installate sul dispositivo. L’incremento del focus di Google sulle app e sui loro contenuti ha fatto sì che oggi le app vengano trovate tramite websearch nel 27% dei casi, mentre nel 2014 si verificava appena nel 2-3% dei casi, quando la ricerca avveniva quasi esclusivamente sullo store di riferimento.

Con l’introduzione di App Indexing, il content marketing diventa strategico anche per le app, che per essere trovate e quindi scaricate più frequentemente, devono presentare contenuti sempre aggiornati e rispondenti a determinate caratteristiche in termini qualitativi e di indicizzazione. Per garantire tutti i vantaggi di un content marketing mirato al mondo delle app, è nato App content, un servizio che punta a realizzare contenuti di qualità e ottimizzati in ottica SEO mobile, con l’obiettivo di assicurare alle app maggiori opportunità di essere visualizzate durante le ricerche su web e, quindi, installate.

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Il content marketing svolge anche un altro ruolo primario. Secondo una ricerca Google/IPDOS del maggio 2014, ognuno di noi ha sul proprio smartphone una media di 36 app, di cui appena il 26% viene usato quotidianamente. Secondo la stessa indagine le restanti app presenti sul dispositivo sono utilizzate raramente o, in un caso su quattro, addirittura mai. Il content marketing aumenta l’opportunità di leggere contenuti sempre nuovi e aumenta le occasioni di apertura e, quindi, di utilizzo delle app.

Oltre all’ottimizzazione dei contenuti per l’indicizzazione, App content assicura che le news e i testi realizzati siano di elevato livello qualitativo, nonché redatti appositamente e con la frequenza ideale per guadagnare l’attenzione del più elevato numero di utenti. Alle spalle di App content ci sono, infatti, ben quaranta collaboratori, suddivisi in differenti aree di specializzazione e tutti con diversi anni di esperienza nella redazione di contenuti per giornali e riviste, anche online, e di testi in ottica SEO.

“È oramai chiaro che, per il successo di un’app, un’idea brillante, una buona usabilità e la presenza negli store, diversamente da quanto poteva succedere solo alcuni anni fa, da sole non bastino più. La presenza di contenuti interessanti, costantemente aggiornati e ottimizzati, anche in base alle nuove tecnologie di Google, è oggi davvero strategica e i servizi di App content, quindi, possono rappresentare una componente decisiva nel fare emergere un’app tra tutte le altre” ha commentato Andrea Fattori, Operations Managing Director di App content.