Proprio pochi giorni dopo il rilascio delle ultime stime sul mercato globale degli smartphone, secondo il quale nel 2016 si assisterà “solo” a un +7% rispetto al 2015, Gartner è tornata a parlare di smartphone per voce del suo research director Roberta Cozza, alla quale è stato chiesto quali saranno le dieci innovazioni fondamentali che dobbiamo attenderci nei prossimi anni. Si sa infatti che una delle ragioni del rallentamento del mercato degli smartphone dipende proprio dall’assenza di grandi innovazioni tra una generazione e l’altra di device, soprattutto quando si parla di modelli di fascia alta.

La Cozza ha quindi stilato una classifica che comprende nell’ordine: ricarica rapida e ricarica wireless, realtà virtuale, realtà aumentata, fotocamera a più obiettivi, tecnologie di autenticazione biometrica, VPA (Virtual personal assistant), display flessibili/curvi, standard WiFi 802.11 più recenti, USB Type-C ed Embedded SIM. Tecnologie che potranno anche sembrare scontate, ma che in effetti sono quelle più a portata di mano da implementare in tempi brevi.

Nei prossimi anni aspettiamoci versioni di Google Now, Siri e Cortana molto più evolute e smart

La più importante e richiesta dall’utenza è certamente quella legata ai miglioramenti della batteria e quindi dell’autonomia di funzionamento, ancora oggi uno dei punti deboli anche degli smartphone più costosi e tecnologicamente avanzati. Spiccata centralità anche per i VPA, gli assistenti personali virtuali sui quali Gartner sembra scommettere molto. Secondo la Cozza infatti entro il 2020 il 40% delle interazioni mobile sarà facilitato da questi assistenti, ma già oggi il 74% degli utenti smartphone fa frequentemente uso dei VPA, il 38% almeno una volta al giorno e il 36% varie volte nel corso della settimana.

Naturalmente, perché ci sia questa crescita, i VPA dovranno essere più evoluti, utili e funzionali rispetto a oggi e molto dipenderà dall’evoluzione del machine learning e dell’intelligenza artificiale, ma anche dalla loro integrazione sempre più massiccia all’interno delle app. Nei prossimi anni aspettiamoci insomma versioni di Google Now, Siri e Cortana molto più evolute e smart, anche se su questo versante bisognerà vedere come sarà possibile conciliare la raccolta dati sulle nostre abitudini, preferenze e desideri con la necessità della privacy.

Gartner ha infine insistito sulla realtà virtuale/aumentata, stimando che nel 2018 i visori VR stand-alone o in abbinamento con uno smartphone saranno dedicati per il 26% a funzioni business-professionali, a dimostrazione di come la realtà virtuale non sarà solo una tecnologia rivolta ai videogiocatori. Sempre nel 2018 si stimano 40 milioni di visori VR venduti in tutto il mondo e gli smartphone giocheranno un ruolo molto importante in questo settore, visto che, abbinati a un visore come il Gear VR, rappresentano il modo più semplice, immediato ed economico per un’esperienza virtuale già completa e interessante, seppur non al livello di quanto offerto da visori come l’Oculus Rift o l’HTC Vive.