Gli iPhone frenano e Apple corre ai ripari

Secondo la testata giapponese Nikkei le vendite di iPhone sono in ribasso e Apple avrebbe ordinato ai fornitori nipponici di rallentare la produzione dei nuovi modelli.

Parlare di crisi è quantomeno esagerato e pretestuoso, ma se le indiscrezioni riportate nelle scorse ore dalla testata giapponese Nikkei fossero vere, è indubbio come qualcosa si sia inceppato nell’ultimo anno nella continua ascesa al successo di iPhone. Secondo Nikkei infatti, che si baserebbe sulle dichiarazioni di alcuni fornitori giapponesi di componenti hardware per gli iPhone, Apple avrebbe ordinato a questi produttori di mantenere un livello ridotto di produzione dei melafonini almeno fino a giugno.

Se già il primo trimestre del 2016 si era chiuso con un modestissimo +0,4% sul 2015 per quanto riguarda le consegne di iPhone, Apple ha già diminuito del 30% la produzione di iPhone 6S e 6S Plus nel corso del primo trimestre solare di quest’anno, segno che i due più recenti melafonini di fascia alta hanno venduto meno di quanto Apple si aspettasse.

Una situazione di difficoltà di fronte alla quale Cupertino ha cercato di porre rimedio con l’uscita dell’iPhone SE annunciato il mese scorso, ma la stessa Apple è conscia che questo nuovo modello con hardware da top di gamma e display da 4’’ non potrà sopperire alle mancate vendite dei due iPhone top di gamma. A soffrire di questa situazione sono anche i fornitori già citati, ovvero Japan Display e Sharp per i display LCD, Toshiba per i chip di memoria e Sony per i sensori delle fotocamere.

Produttori che, di fronte al calo della produzione ordinato da Apple, dovranno rivedere al ribasso le stime per il prossimo trimestre e tutta la filiera produttiva degli iPhone ne risentirà. Forse anche per questo alcune voci di corridoio vorrebbero Apple decisa a far uscire il prossimo iPhone 7 prima di settembre (mese abituale per la presentazione dei nuovi modelli), con una produzione che potrebbe già iniziare il mese prossimo.

Voci che però parrebbero smentite dal noto analista di Kgi securities (ed esperto di Apple) Ming-Chi Kuo, secondo il quale iPhone 7 non sarà quella rivoluzione che un po’ tutti si aspettano. Per vedere un iPhone davvero innovativo e quindi capace di riportare in alto le vendite, secondo Kuo bisognerà infatti aspettare il prossimo anno con l’iPhone 8, che potrebbe portare con sé uno chassis in vetro al posto del metallo e una nuova e rivoluzionaria tecnologia di ricarica senza fili.

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32 GB per una scheda grafica? Con la AMD FirePro W9100 si può

32 GB per una scheda grafica? Con la AMD FirePro W9100 si può
AMD ha presentato FirePro W9100, la prima scheda grafica di fascia alta per workstation a integrare 32 GB di memoria GDDR5.

AMD ha presentato nel corso del recente National Association of Broadcasters Show la FirePro W9100, scheda grafica di fascia alta pensata per le workstation che vanta ben 32 GB di memoria GDDR5. Si tratta di un record per questo genere di schede che va a raddoppiare il quantitativo di VRAM installato sul modello della precedente generazione, sul mercato da quasi due anni.

La FirePro W9100 sarà disponibile nel secondo trimestre dell’anno a circa 5.000 dollari (il modello precedente scenderà invece a circa 3.000 dollari), prezzo che fa subito capire come gli ambiti di utilizzo di una scheda simile siano soprattutto la grafica professionale e la creazione di contenuti in realtà virtuale. Non a caso tra le novità della scheda, oltre all’impressionante quantitativo di memoria, si segnala anche il plugin AMD FireRender per 3ds Max di Autodesk, che abilita il rendering di workflow in 4K per le applicazioni di realtà virtuale.

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Per il resto le specifiche tecniche rimangono le stesse del modello di precedente generazione, ovvero chip Hawaii con 2816 stream processor attivi, 176 unità texture e 64 Rops, 320 GB/s di larghezza di banda, interfaccia a 512-bit, 5 GHz di frequenza, supporto alla risoluzione di schermo 4K, raffreddamento “active discreet cooling” e sei porte Mini DisplayPort 1.2.

Un vero e proprio mostro di calcolo grafico che si andrà a scontrare con l’altrettanto potente Quadro M6000 di Nvidia, venduta a un prezzo però leggermente inferiore (4.900 dollari). Anche la scheda di Nvidia ha raddoppiato il quantitativo di memoria rispetto al modello precedente, passando però da 12 a 24 GB e non da 16 a 32 GB come il modello AMD. Da notare però che il clock della memoria della Quadro M6000 raggiunge i 6,6 GHz contro i 5 GHz della Dire Pro W9100.

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