Google ha scelto il 13 agosto per presentare nell’evento Made By Google le sue imminenti novità hardware e software, con in testa la nuova gamma di smartphone Pixel 9 e gli aggiornamenti dell’assistente IA Gemini. In mezzo però ci sono stati anche gli annunci degli auricolari true wireless Pixel Buds Pro 2 (249 euro) e per lo smartwatch Pixel Watch 3 (a partire da 399 euro).

I primi offrono una cancellazione del rumore due volte più potente rispetto alla generazione precedente, grazie al chip Tensor A1 che migliora anche le prestazioni audio. Sono progettati per essere più piccoli e leggeri, con un design che garantisce una vestibilità sicura e confortevole, ideale anche per attività fisiche grazie alle alette stabilizzatrici. Inoltre, i Pixel Buds Pro 2 supportano l’assistente virtuale Gemini per un’esperienza di utilizzo a mani libere e offrono fino a 8 ore di autonomia con la cancellazione attiva del rumore attivata.

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Grazie all’integrazione completa nell’ecosistema Google, il Pixel Watch 3 consente una gestione semplificata di numerose funzioni, come il controllo delle videocamere Nest, Google TV e Google Maps anche offline, direttamente dal polso. Ulteriori funzionalità includono la gestione delle chiamate con Google AI, il controllo della fotocamera, l’accesso rapido a Google Wallet, Wear OS 5.0 come sistema operativo, la nuova versione con quadrante più grande da 45mm e tantissime feature dedicate al fitness, tanto che Google offrirà a chi acquista un Pixel Watch 3 6 mesi gratuiti di abbonamento a Fitbit Premium, servizio a pagamento che dà accesso ad approfondimenti, consigli per la corsa e gli allenamenti e contenuti esclusivi forniti da istruttori esperti.

Arrivano i Pixel 9

I veri protagonisti dell’evento sono stati però i tre nuovi modelli della gamma di smartphone Pixel (Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL), con in più lo smartphone pieghevole Pixel 9 Fold che però non arriverà per il momento in Italia. Il Pixel 9 Pro si posiziona come un vero top di gamma, offrendo caratteristiche competitive a un prezzo che parte da 1199 euro. È disponibile in due versioni che differiscono principalmente nelle dimensioni dello schermo: 6.3″ per il Pro e 6.8″ per il Pro XL. Entrambi utilizzano schermi LTPO OLED con refresh rate variabile fino a 120 Hz ed elevata luminosità.

Il processore è il nuovo Tensor G4, realizzato da Samsung per Google. Nonostante sia un’evoluzione del G3, offre prestazioni leggermente migliori, soprattutto in single-core. I modelli Pro sono dotati di 16 GB di RAM e opzioni di storage fino a 1 TB. Il comparto fotografico del Pixel 9 Pro è stato potenziato, con un sistema a tripla fotocamera che include un sensore principale da 50 MP, un ultra-wide da 48 MP e un teleobiettivo 5x da 48 MP. La fotocamera frontale è da 42 MP. Google ha introdotto nuove funzionalità basate sull’IA, come Aggiungimi per le foto di gruppo e miglioramenti allo zoom IA e alla registrazione video.

Il Pixel 9 standard presenta alcune differenze rispetto ai modelli Pro. Ha uno schermo da 6.3″ con risoluzione e luminosità inferiori, 12 GB di RAM e opzioni di storage limitate a 256 GB. Il comparto fotografico è ridotto a due fotocamere, mancando il teleobiettivo. Alcune funzionalità avanzate come Video Boost e Night Video non sono disponibili su questo modello. Una novità significativa per questi nuovi modelli è l’impegno di Google per 7 anni di aggiornamenti, che includeranno non solo il sistema operativo e le patch di sicurezza, ma anche le funzionalità Pixel esclusive.

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Google sta integrando sempre più Gemini (e quindi IA) nei Pixel, offrendo funzionalità avanzate di intelligenza artificiale direttamente nel dispositivo. Tra queste spiccano Pixel Studio per la generazione di immagini, Screenshot per l’organizzazione intelligente degli screenshot e miglioramenti all’app Meteo con report personalizzati generati dall’IA. Sono state introdotte anche nuove funzioni per le chiamate, come Chiamata Nitida per migliorare la qualità audio e Note di Chiamata per la trascrizione automatica. Google ha anche presentato nuove funzionalità di sicurezza, tra cui la possibilità di creare uno spazio privato protetto da password e misure di sicurezza avanzate in caso di furto del dispositivo.

I prezzi in Italia partono da 899 euro per il Pixel 9, 1099 euro per il Pixel 9 Pro e 1199 euro per il Pixel 9 Pro XL, mentre la disponibilità è prevista per il 22 agosto, con il Pixel 9 Pro che arriverà però a settembre. Questo lancio rappresenta un importante passo avanti per Google nel mercato degli smartphone, con un chiaro tentativo di competere direttamente con Apple e altri produttori di punta, offrendo un’esperienza utente fortemente integrata con i servizi Google e potenziata dall’intelligenza artificiale. La grande G ha inoltre il vantaggio di poter controllare tutto lo stack e l’integrazione tra i due mondi, ma dovrà anche stare attenta a non sollevare l’attenzione dell’antitrust USA, che come abbiamo visto recentemente è sul piede di guerra.

Le nuove frontiere di Gemini

Spazio infine agli aggiornamenti relativi a Gemini per iOS e Android. Gemini Live è una nuova funzione mobile che consente conversazioni fluide e interattive con l’IA. Gli utenti possono utilizzarla per brainstorming, chiedere consigli o esercitarsi per conversazioni importanti. È disponibile anche in modalità hands-free, permettendo di continuare la conversazione con l’app in background o con il telefono bloccato. Inizialmente, Gemini Live sarà disponibile in inglese per gli abbonati Gemini Advanced su Android, con piani di espansione per iOS e altre lingue.

Google ha anche ampliato le integrazioni di Gemini con altre app Google, come Keep, Tasks, Utilities e YouTube Music. Queste integrazioni permettono agli utenti di eseguire compiti complessi senza dover passare da un’app all’altra. Ad esempio, Gemini può cercare una ricetta nelle email, aggiungere ingredienti a una lista della spesa in Keep e creare una playlist su YouTube Music, il tutto all’interno di una singola conversazione.

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Su Android, Gemini sarà profondamente integrato nell’esperienza utente e sarà l’assistente di default a bordo degli smartphone Pixel 9. Sarà accessibile tramite la pressione prolungata del pulsante di accensione o il comando vocale “Hey Google” e potrà interagire con il contenuto dello schermo, ad esempio fornendo informazioni su video YouTube o aggiungendo luoghi menzionati nei video a Google Maps.

Google riconosce inoltre che l’IA presenta sia opportunità che sfide. Mentre i modelli linguistici avanzati possono gestire compiti complessi, a volte possono richiedere più tempo per attività semplici o fornire informazioni imprecise. Per affrontare questi problemi, Google ha incorporato nuovi modelli come Gemini 1.5 Flash, più veloci e precisi. L’azienda prevede di continuare a migliorare Gemini concentrandosi su velocità e qualità e di lanciare integrazioni più profonde con Google Home, Phone e Messages nei prossimi mesi.