La social collaboration sbarca su Apple Watch

La social collaboration sbarca su Apple Watch
Le app Ming.le e Business Intelligence di Infor per Apple Watch offrono comunicazione task-driven e analytics avanzati agli utenti ovunque e in qualsiasi momento.

Infor ha annunciato la disponibilità delle sue applicazioni Ming.le e Business Intelligence (BI) per Apple Watch. Un’aggiunta per l’orologio intelligente di Apple che consente agli utenti di sfruttare la tecnologia indossabile per effettuare facilmente il follow di colleghi, asset e processi essenziali per l’azienda. L’accesso wearable permette inoltre di interagire direttamente, accettare richieste e inviare approvazioni, favorendo i processi di business senza utilizzare un computer o un tablet.

Infor Ming.le offre una piattaforma completa per favorire la social collaboration, con funzionalità di analisi contestuale per gestire i miglioramenti dei processi di business. In questo modo è possibile reperire le informazioni nel sistema ERP e di accedere a risorse quali documenti, piani, foto e video da un ambiente centrale. Il sistema di alert task-driven funge da componente core dell’applicazione, consentendo ai dipendenti di inviare e ricevere approvazioni, velocizzando sensibilmente i tempi di risposta.

Un componente fondamentale alla base di questa piattaforma è Infor ION, un middleware purpose-built che connette le applicazioni e converte le informazioni in un formato comune, per poi inviarle a un archivio dati open-access che facilita le comunicazioni aziendali.

Infor BI offre invece analytics specifici di settore, capacità di reporting e dashboard personalizzati per migliorare il processo decisionale. Con un semplice sguardo al polso, questa applicazione fornisce agli utenti un vantaggio competitivo diretto, trasformando le informazioni provenienti da fonti isolate in uno strumento sincronizzato per l’elaborazione di dati dettagliati e fruibili.

“Infor offre applicazioni che, integrate in dispositivi innovativi come Apple Watch, contribuiscono a dare pieni poteri alla forza lavoro, fornendo gli strumenti necessari per risolvere le sfide quotidiane. Il mercato per la wearable technology sta maturando rapidamente, ma il valore effettivo è molto più diffuso e ha il potenziale di fondere in un tutt’uno business e tecnologia” ha dichiarato Duncan Angove, Presidente di Infor.

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Ad-blocker, croce e delizia

Ad-blocker, croce e delizia
Porte aperte negli app store alle applicazioni che bloccano la pubblicità invadente. Un fenomeno che fa perdere miliardi all’editoria ma conquista gli utenti, stanchi di attese e malfunzionamenti dovuti agli spot. Un fronte su cui Apple e Google scelgono strade opposte.

Una colonna sonora che all’improvviso irrompe nella tranquillità di un ufficio disturbando tutti, una serissima pagina web che, mentre leggete, si apre come un sipario per far passare tra le righe un’automobile rombante, o un video che di quando in quando si ingigantisce costringendovi a cliccare per toglierlo di mezzo.

Sono rimasti in pochi a non sentire il peso dell’eccesso di advertising nei siti più popolari, e non c’è solo l’uso indiscriminato di una micidiale mescolanza di programmazione java, dell’arcaico flash e delle animazioni in html 5. Dietro l’innocua volontà di catturare l’attenzione si nasconde, sempre più spesso, un abuso dei sistemi di tracciamento, mentre le tecniche di redirect per massimizzare i proventi di ogni clic, sia esso espressione della volontà dell’utente o estorto con qualche trucco, possono far atterrare in luoghi della rete del tutto indesiderati e niente affatto sicuri.

L’effetto, con la navigazione mobile, è ulteriormente enfatizzato. La ridotta dimensione degli schermi e l’attenzione dell’utente tipicamente condivisa con altre attività, rende sempre più facile, ai programmatori web, progettare tranelli. E se non vi è capitato di ritrovarvi abbonati a qualche inutile servizio a pagamento senza nemmeno rendervi conto di come sia accaduto, siete molto accorti o fortunati. Oppure state già usando un ad-blocker. Vediamo quindi cosa sono, quali sono i dati sul loro utilizzo e che impatto stanno avendo sul mercato pubblicitario.

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