Presentato inizialmente a gennaio al CES 2017 di Las Vegas, l’Asus Zenfone AR non aveva ancora una data precisa di uscita fino a ieri, quando Google, nel corso del Google I/O 2017, ha annunciato che lo smartphone Android del produttore taiwanese arriverà sul mercato in estate, con le prime spedizioni che forse partiranno già a giugno.

Cosa c’entra Google con uno smartphone di Asus? Presto Detto. Lo ZenFone AR è infatti, assieme al Lenovo Phab 2 Pro, uno dei due device in grado di supportare la piattaforma Project Tango di Google per la realtà aumentata, nonché il primo smartphone al mondo che integra sia Tango, sia Daydream, un’altra piattaforma della grande G dedicata però alla realtà virtuale.

Anche per questo lo ZenFone AR monta ben 8 GB di RAM (primato assoluto per il mercato degli smartphone) ed è già utilizzato negli USA per promuovere l’uso della realtà aumentata nelle scuole attraverso il programma Expeditions AR. Il supporto per Project Tango è reso possibile dal sistema TriCam composto da tre fotocamere sul retro del telefono.

ZenFone AR

La prima è una fotocamera tradizionale con sensore Sony IMX318 da 23 megapixel, mentre la seconda è adibita al motion tracking e la terza integra un sensore di profondità. Insieme queste tre fotocamere, più altri sensori, permettono all’utente dello ZenFone AR grazie ad apposite app di Project Tango (35 quelle già disponibili) di inserire oggetti 3D nel mondo reale.

Le altre specifiche dello smartphone comprendono il display Super AMOLED da 5,7’’ con risoluzione Quad HD (2560×1440 pixel), processore Snapdragon 821, 8 GB di RAM, fino a 256 GB di memoria flash, lettore di impronte digitali, porta USB Type-C, batteria da 3300 mAh e numerosi sensori tra accelerometro, giroscopio, bussola, prossimità, luce ambientale, effetto Hall, RGB, IR e barometro.

Sul prezzo non si sa ancora nulla, ma di certo, viste tutte queste caratteristiche uniche, lo ZenFone AR non sarà uno smartphone per tutti.