Gli smartphone giganti sono un problema… e quelli pieghevoli non sono la soluzione
Ho una confessione da fare: il mio smartphone preferito in questo momento è il Samsung Galaxy S9. Sì, quello del 2018. Sto testando il Galaxy S20 Ultra da 6,9 pollici e provando Android 11 sul Pixel 3 XL da 6,3 pollici, ma quando voglio rilassarmi con il mio telefono preferito non trovo niente di meglio del Galaxy S9 e il suo display da 5,8 pollici. Già… mi sono stufato degli smartphone giganteschi.
Negli ultimi mesi abbiamo avuto il OnePlus 7T Pro da 6,67 pollici, il Galaxy Note 10+ da 6,8 pollici, l’LG V60 da 6,8 pollici e il Galaxy S20 Ultra da 6,9 pollici, tutti estremamente ingombranti. È arrivato al punto in cui l’iPhone 11 Pro Max da 6,5 pollici è considerato quasi piccolo (motivo per cui si dice che quest’anno Apple porterà le dimensioni dell’iPhone top di gamma a 6,7 pollici).
Se non altro Apple produce anche un iPhone di meno di sei pollici. Se invece volete uno smartphone Android decente che può effettivamente essere utilizzato con una mano, le opzioni sono fondamentalmente un Pixel 3a da 5,6 pollici o un Galaxy S10e. Il Galaxy S20 parte da 6,2 pollici, quasi mezzo pollice più grande del Galaxy S9 di appena due anni fa. Ecco come le dimensioni degli smartphone sono aumentate nel corso delle ultime tre generazioni:
Galaxy S9: 5.8, 6.2
Galaxy S10: 5.8, 6.1, 6.4, 6.7
Galaxy S20: 6.2, 6.7, 6.9
LG G7: 6.1
LG V50: 6.4
LG V60: 6.8
Galaxy Note 8: 6.3
Galaxy Note 9: 6.4
Galaxy Note 10: 6.3, 6.8
OnePlus 5T: 6.0
OnePlus 6T: 6.4
OnePlus 7T: 6.6
In conclusione i modelli Android premium sono cresciuti a dismisura negli ultimi due anni e ora sono semplicemente troppo grandi, soprattutto quando si tiene conto dei rapporti dello schermo sempre più alti. Il Galaxy S20 Ultra si adatta a malapena alla mia tasca e le sue dimensioni eccezionali ne rendono difficile l’utilizzo anche con due mani, tanto che ho riscontrato problemi con l’autofocus dovuti almeno in parte alla mia incapacità di mantenerlo fermo mentre scattavo una foto. Scegliere tra le dimensioni dello schermo è una cosa, ma costringere gli acquirenti a scegliere un telefono decisamente ingombrante solo per ottenere le migliori funzionalità è semplicemente sbagliato.
Più grande non è sempre meglio
Semplicemente non capisco perché Samsung abbia abbandonato il modello da 5,8 pollici con il lancio del Galaxy S20. Per la maggior parte delle persone avrebbe avuto le dimensioni perfette; uno smartphone abbastanza grande da permettere di fare tutto senza problemi ma utilizzabile anche con una sola mano. Se però oggi volete un S20, dovete avere a che fare con un telefono da almeno 6,2 pollici e con un corpo notevolmente più grande del Galaxy S10e.
Un mezzo pollice di dimensione dello schermo potrebbe non sembrare molto, ma fa una differenza enorme. Rispetto al Galaxy Note 10+, l’S20 Ultra è solo 4,6 mm più alto, ma nel mio caso si sentono tutti. In confronto, il Galaxy S20 è più alto di 9,5 mm rispetto allo S10e; saltando quindi da 5,8 pollici a 6,2 pollici, potreste avere a che fare con uno smartphone già troppo grande.
Ma i produttori non sembrano preoccuparsene. Sono disposto a scommettere che il prossimo anno Galaxy S30 inizierà da 6,4 pollici, con il modello superiore sempre più vicino ai 7 pollici. Il concetto di usabilità si è sostanzialmente perso e non ci sono segni di rallentamento. Anzi, con l’avvento della tecnologia pieghevole, alcuni smartphone top di gamma si spingeranno ulteriormente nel territorio dei mini tablet.
Il futuro incerto
Gli smartphone pieghevoli potrebbero essere ancora nuovi e interessanti, ma siamo molto lontani dall’uso tradizionale. Il Galaxy Z Flip è certamente un grande passo nella giusta direzione, ma con fotocamere così così, interfacce utente ancora un po’ acerbe e form-factor incerti, i pieghevoli sono ancora in fase sperimentale e probabilmente lo saranno ancora per un po’.
Ma anche se dovessero diventare magicamente durevoli e convenienti (ora costano davvero troppo), l’unico vero problema che risolvono è la portabilità. Quando volete usare il Galaxy Fold, siete ancora alle prese con uno schermo gigante e, semmai, gli smartphone foldable diventeranno rapidamente grandi quanto i modelli non pieghevoli di oggi.
Il fatto è che l’evoluzione degli smartphone si è fermata. Display pieghevoli e fotocamere con zoom spaziale a parte, abbiamo una sorta di pausa nell’innovazione anche se i display sono diventati più grandi. Devo ammettere che i pannelli del Samsung Galaxy S20 a 120Hz sono eccezionali, ma a parte luminosità e fluidità il display del mio Galaxy S9 è comunque ottimo.
Mentre tutti aspettiamo il prossimo grande passo avanti, che si tratti di schermi pieghevoli, batterie eterne o AI di nuova generazione, i produttori stanno cercando di convincerci che schermi più grandi sono ciò di cui abbiamo bisogno e che i power user lavoreranno molto meglio con più millimetri (o centimetri) a disposizione.
Di conseguenza gli smartphone di piccole dimensioni stanno perdendo sempre più appeal. I produttori stanno infatti riservando sempre più spesso alcune funzionalità ai loro modelli più grandi e costosi, con il risultato che oggi anche gli smartphone da 6,2 pollici mancano di funzionalità nelle loro controparti più grandi, sia che si tratti di schermi migliori, connettività più veloce o telecamere più potenti.
Gli smartphone erano soliti disporre di così tante nuove funzionalità che la gente voleva aggiornarli ogni anno, ma con la spinta verso schermi sempre più grandi gli utenti rimangono fedeli ai loro telefoni più a lungo. Parte del motivo è il prezzo, ovviamente, ma questa è solo una conseguenza, non la causa. Il fatto è che i produttori sono in una tale corsa l’uno contro l’altro che nessuno di loro sembra pensare a cosa può effettivamente renderli migliori… e non è certo un display da 7 pollici.