Sfida enterprise tra Galaxy S8 e iPhone 7 Plus? Vince il melafonino
Come già detto diverse volte, il Galaxy S8 di Samsung, da alcuni giorni disponibile anche in Italia, è uno smartphone di grande caratura, grazie a prestazioni, design e display (Infinity Super AMOLED) da primo della classe. Se però l’S8 fa certamente meglio di iPhone 7 Plus su molti versanti, ci sono ancora diverse ragioni per preferire lo smartphone di Apple in ambito enterprise.
Con questo non vogliamo dire che il Galaxy S8 non sia un valido device in questo settore, ma abbiamo voluto dimostrare come, su almeno cinque versanti, iPhone 7 Plus rimanga ancora oggi una scelta preferibile come device aziendale.
iMessage
La differenza più evidente tra l’ultimo iPhone arrivato sul mercato e il Galaxy S8 è l’assenza di una controparte Android di iMessage. La popolare app di messaggistica di Apple è infatti un’esclusiva degli ecosistemi iOS e macOS e potrebbe essere un punto a favore non da poco per iPhone 7 Plus se la maggior parte dei vostri contatti utilizza un melafonino.
In modo particolare per il settore enterprise iMessage offre una cifratura nativa senza dover fare nulla, mentre con il Galaxy S8 si deve per forza scaricare un’app di terze parti (WhatsApp, Telegram o altre). Se poi la vostra azienda opera a livello globale, iMessage è gratuito per i messaggi da iPhone ad iPhone e in questo modo non si deve spendere nulla per inviare SMS quando i dipendenti sono in viaggio.
Continuity
Se lavorate in un’azienda che si appoggia molto su dispositivi iOS e macOS, la scelta di un iPhone 7 o 7 Plus è ancor più fondamentale. IPhone, iPad e i Mac sono infatti concepiti per poter lavorare tra loro in perfetta armonia grazie alla funzionalità Continuity. Potete ad esempio iniziare a scrivere un’email sul vostro iPhone e finirla e spedirla più tardi su un Mac. Potete persino fare e ricevere chiamate da un MacBook se il vostro iPhone è lì vicino.
La cosa migliore di Continuity è che si tratta di una feature integrata in ogni dispositivo Apple e di conseguenza il reparto IT non deve rivolgersi a una soluzione di terze parti. Continuity è anche facile da gestire e richiede davvero poco sul versante IT, senza contare il fatto che si tratta di un ecosistema familiare alla maggior parte dei dipendenti e che quindi permette loro di essere più produttivi.
Sistema operativo user-friendly
Android è migliorato moltissimo negli ultimi anni in fatto di facilità di utilizzo e questo vale soprattutto per il Galaxy S8, che ha sempre meno bloatware e la cui interfaccia risulta quanto mai intuitiva (forse ancora di più di quella Android stock). Eppure siamo ancora lontani da iOS se si cerca un sistema operativo mobile user-friendly.
È vero che in Android si possono personalizzare molte più cose, ma proprio questa libertà può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Se infatti un iPhone 7 Plus funziona alla perfezione fin da subito, con un Galaxy S8 c’è bisogno di uno sforzo in più per ottenere i risultati voluti.
Sappiamo da sempre tra l’altro come il punto a favore di Apple sia il fatto che software e hardware provengono dallo stesso produttore, mentre Android è utilizzato su una marea di smartphone di produttori diversi. E il tanto criticato ecosistema chiuso di Apple significa che Cupertino può ottimizzare iOS per fare in modo che funzioni sempre al meglio con iPhone e iPad.
La natura così user-friendly di iOS vuol anche dire meno problemi per l’IT quando si tratta di fornire ai dipendenti un iPhone (che in molti avranno già utilizzato in precedenza), con la conseguenza di sprecare meno tempo rispondendo a domande, quesiti e supporto.
Applicazioni
Così come la facilità di utilizzo, anche la qualità delle app Android è migliorata notevolmente negli ultimi anni e in molti casi (si pensi solo all’app di Spotify) non c’è quasi più differenza tra la versione iOS e quella Android. Il fatto però è che Android pecca ancora molto nelle app ottimizzate per tablet, mentre su App Store si possono ormai trovare tantissime app ottimizzate anche per iPad.
Il fatto poi è che le app Android non sono una priorità per gli sviluppatori. È più faicle sviluppare per iOS e passare poi ad Android quando un’app diventa popolare. Ciò significa anche che è più semplice per le aziende sviluppare app enterprise per iOS e distribuirle velocemente, senza dover pensare a svilupparle per altre piattaforme o altro hardware.
Impronte digitali
La peggior novità del Galaxy S8 è lo spostamento del sensore per la lettura delle impronte digitali sul retro del telefono, tra l’altro in una posizione molto vicina alla fotocamera. È vero che dopo un po’ ci si abitua, ma capita ancora troppo spesso di toccare con il dito la fotocamera e comunque si tratta di una posizione più scomoda rispetto a quella classica sulla parte frontale del telefono.
IPhone 7 e 7 Plus hanno invece ancora il sensore delle impronte digitali nel pulsante Home frontale, il che è positivo non solo per questioni di abitudine, ma anche perché non costringe a uno sblocco più scomodo e meno immediato che si ha invece con il Galaxy S8.
Con il rischio che un dipendente, per pigrizia, scomodità o altro, scelga magari metodi alternativi ma meno sicuri come il riconoscimento facciale presente nel S8, che può essere facilmente “ingannato” facendogli vedere un nostro selfie.