Cosa possono imparare gli smartphone Android premium dall’iPhone Xr?
Se avete 1000 o più euro da spendere, non c’è certo carenza di smartphone Android top di gamma tra cui scegliere tra i vari Galaxy Note 9, Pixel 3 XL, Mate 20 Pro e LG V40 ThinQ. Hanno tutti specifiche premium, design sontuosi, caratteristiche innovative (si pensi solo all’IA) e fotocamere di altissimo livello. Certo, si può sempre discutere sul fatto se valga o meno la pena spendere simili cifre per uno smartphone, ma chiunque acquisti un telefono Android da 1000 euro ottiene senza alcun dubbio un prezioso pezzo di tecnologia.
Naturalmente, nessuno dei produttori questi smartphone avrebbe avuto il coraggio da spingersi oltre la barriera dei 1000 euro senza Apple di mezzo. Quando Cupertino ha presentato lo scorso anno l’iPhone X con un prezzo di listino a partire da 999 dollari (che poi sono diventati oltre 1000 euro in Italia), ha ufficialmente aperto le porte sia al design basato sull’amato/odiato notch, sia alla possibilità di proporre simili prezzi anche in ambito Android. I fan di Android e di Apple possono discutere fino alla fine dei tempi se il Galaxy Note 9 sia migliore o meno dell’iPhone Xs Max, ma la cosa sicura è che il Note 9 e il nuovissimo Pixel 3 XL non avrebbero osato tanto a livello di prezzi senza l’iPhone X prima di loro.
A questo punto Samsung e Google possono prendere forse un altro tipo di ispirazione da Apple per i loro smartphone del prossimo anno. Oltre ai suoi melafonini ultracostosi (iPhone Xs e Xs Max), Apple ha portato sul mercato anche un nuovo modello chiamato iPhone Xr, che a prima vista è una versione “economica” di iPhone Xs, ma che in realtà è molto più di questo.
L’Xr porta infatti una cosa che la linea dell’iPhone manca da anni: valore. Valore di lusso potrebbe essere un termine migliore, dato che il cartellino del prezzo di partenza di 899 euro non è certo una cosa da poco. L’Xr riesce però a prendere le parti migliori dell’Xs e ad applicarle a un modello più conveniente (iPhone Xs parte infatti da 1189 euro) senza compromettere la velocità, il design o altre caratteristiche fondamentali per la riuscita di un iPhone.
Quando si parla di iPhone Xr, non si parla tanto di grande contro piccolo, o vecchio contro nuovo. Si tratta bensì di creare un nuovo livello di iPhone che punta a raggiungere tre traguardi:
- Riempiere la fascia di prezzo lasciata vuota da iPhone 8 e 8 Plus, considerati oggi modelli ormai sorpassati (benché siano ancora a listino)
- Creare abbastanza separazione tra sé e l’iPhone Xs per giustificare la differenza di 300 euro
- Portare abbastanza feature e offrire specifiche tecniche tali da far sembrare 899 euro un prezzo conveniente
Non è un compito facile, ma l’iPhone Xr ha il software più recente, l’ultimo SoC Apple, una biometria all’avanguardia, un grande display e una fotocamera eccellente. Inoltre, nessuno che acquista oggi un iPhone XR avrà l’impressione di avere tra le mani un iPhone a basso costo e nessuno che acquisti un iPhone Xs avrà la sensazione di averlo strapagato.
Non c’è però l’equivalente dell’iPhone Xr in ambito Android. Certo, il Galaxy S9 di Samsung è oggi più economico rispetto all’Xr, ma avreste un telefono più piccolo. Mettendo uno schermo più grande nell’iPhone Xr rispetto a quello del’Xs, Apple sta facendo scegliere tra un LCD da 6,1 pollici e un OLED da 5,8 pollici. E a prescindere dal risultato finale, sarete felici della vostra decisione perché sceglierete qualcosa comunque di valore e non un compromesso al ribasso.
Qualcosa di simile potrebbe essere fatto con i telefoni Android. Proprio questa settimana OnePlus ha portato sul mercato con il 6T uno smartphone sotto i 600 euro con processore Snapdragon 845, 6 GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione, oltre a una batteria gigante, una doppia fotocamera e Android 9 Pie quasi stock.
Ma OnePlus rimane al momento un brand di nicchia e ci piacerebbe vedere i veri e propri giganti in ambito Android premium, ovvero Samsung, Huawei e Google, fare lo stesso. Ci sono voci che Samsung realizzerà proprio il prossimo anno un terzo Galaxy S10 oltre ai due modelli “standard”. Speriamo che ciò non voglia dire un modello economico con molte meno funzioni ma che Samsung, memore della lezione di Apple con l’iPhone Xr, proponga un modello solo leggermente meno premium degli altri due ma a un prezzo comunque competitivo.