Snapdragon 835: tutti lo vogliono, ma in pochi lo avranno
In questo periodo sta tenendo banco in ambito mobile la vicenda dello Snapdragon 835 e di Samsung. Di cosa si tratta esattamente? Secondo alcuni rumor Qualcomm avrebbe stretto con Samsung un accordo per fornire fino a metà anno in esclusiva lo Snapdragon 835 al colosso coreano per il suo prossimo Galaxy S8.
In realtà non c’è alcuna conferma di questa esclusiva e si tratta molto più probabilmente di una semplice questione di convenienza. Si sa che il Galaxy S8 è destinato a vendere molto di più di qualsiasi altro top di gamma Android atteso nei prossimi mesi e per questo è logico che Qualcomm, in vista di una richiesta di milioni di pezzi da parte di Samsung, concentrerà la produzione iniziale del suo SoC di punta per venire incontro alle necessità di Samsung.
È comprensibile però che in un simile scenario Sony, Xiaomi, HTC e altri grandi produttori che non producono processori in-house si sentano un po’ spiazzati. Non a caso i loro smartphone top di gamma per il 2017 sono stati ritardati proprio per attendere la disponibilità del nuovo SoC Qualcomm, mentre per LG il discorso è ancora un po’ sfumato.
Il G6, nuovo smartphone di fascia alta del produttore coreano di cui abbiamo già parlato qui, dovrebbe infatti essere presentato il 26 febbraio e al momento non si sa ancora se integrerà lo Snapdragon 835 (cosa però poco probabile) o lo Snapdragon 821, il modello di punta dello scorso anno. Eppure alcune fonti affidabili come Credit Suisse avevano parlato in precedenza di 5 milioni di unità di G6 spedite nelle prime settimane dal lancio con a bordo proprio lo Snapdragon 835.
Oppure LG potrebbe proporre prima una versione del G6 con Snapdragon 821 e in seguito (maggio-giugno) una seconda release con Snapdragon 835, anche se una simile eventualità scoraggerebbe molti all’acquisto del primo modello per attendere direttamente la seconda versione.
Uno scenario insomma ancora in divenire e per nulla chiaro, che testimonia però sia come l’importanza di un SoC possa tenere in scacco anche grandi produttori, sia come Qualcomm detti sempre di più le regole di mercato mobile, con buona pace degli altri SoC proprietari come gli Exynos di Samsung, i Kirin di Huawei e tutta la fascia dei processori MediaTek.