Il mercato dei tablet è sempre più in rosso
Che da almeno diversi trimestri operativi le vendite dei tablet a livello globale siano ben lontane da quelle di due o tre anni fa non è certo un mistero. Le cause sono sempre quelle, ovvero la diffusione sempre più capillare di smartphone con display sopra i 5’’, che ha tolto molto mercato ai tablet più piccoli e portatili, e l’abitudine a tenersi il proprio tablet per più tempo prima di sostituirlo con uno nuovo.
A gettare una luce aggiornata su questo mercato è IDC, che ha analizzato le vendite di tablet nel secondo trimestre dell’anno decretando come vincitore assoluto (e non è certo una sorpresa) l’iPad di Apple. Da aprile a giugno ne sono stati venduti 10,9 milioni contro i 13,3 milioni dello stesso trimestre del 2014 e la quota di mercato di Apple in ambito tablet è scesa per la prima volta al di sotto del 25%, con un calo su base annua del 17%.
Al secondo posto come produttore si conferma Samsung con 7,6 milioni di tablet consegnati ai rivenditori e un market share del 17%. Anche in questo caso il calo rispetto al secondo trimestre del 2014 è significativo (un milione di pezzi in meno) e su base annua si segnala un arretramento del 12%. La classifica di IDC vede in terza posizione Lenovo, che è riuscita a piazzare negli ultimi tre mesi 2.5 milioni di tablet con una quota di mercato del 5,7% e una crescita su base annua del 6,8%.
Il produttore che è andato meglio in assoluto rispetto al 2014 è LG, che ha compiuto un balzo del 246% da un anno all’altro attestandosi oggi a un market share del 3,6% contro l’1% del 2014. Ottima anche la crescita di Huawei (immaginiamo grazie al mercato cinese) con un +103% su base annua, mentre il resto dei produttori occupa circa il 45% del mercato.
A preoccupare sono per lo più le vendite globali. Nel secondo trimestre del 2015 sono stati infatti spediti 44,7 milioni di tablet, ovvero 3,3 milioni in meno dello stesso periodo del 2014 equivalenti a un -7%. Difficilmente tra l’altro si vedono spiragli positivi per i prossimi trimestri, sempre che a settembre Apple non tiri fuori dal suo cappello un iPad Air 3 o un iPad mini 4 (per non parlare del tanto discusso iPad Pro da 12’’) in grado di scuotere il mercato e di riavvicinare il pubblico a questi device.