Tablet in Europa Occidentale: boom di Amazon

Tablet in Europa Occidentale: boom di Amazon
Nel Q3 2016 i tablet in Europa Occidentale hanno visto un boom di Amazon, ma crescono anche gli ibridi. Tonfo di Samsung, ma nemmeno Apple è andata bene.

IDC ha fornito i dati relativi al mercato dei tablet in Europa Occidentale nel terzo trimestre dell’anno. In questa area i pezzi venduti nel periodo preso in esame sono stati 8,2 milioni, ovvero il 6,7% in meno rispetto al terzo trimestre del 2015. Un calo significativo, sebbene non manchino gli aspetti positivi come la crescita dei tablet ibridi e di quelli dedicati al segmento business.

I primi infatti sono cresciuti anno su anno del 48,4%, mentre i tablet per il settore professionale hanno visto un incremento del 13,1%. Tra l’altro i tablet ibridi, caratterizzati dalla tastiera removibile, sono mediamente i più costosi del mercato e infatti i modelli superiori ai 600 euro sono aumentati del 66,7% anno su anno, tanto da rappresentare il 10,6% di tutti i tablet venduti nel trimestre e il 21,9% dell’intero mercato tablet mondiale.

Ne è derivato un aumento del valore dell’intero mercato del 4,8% rispetto allo scorso anno, pari a 2,5 miliardi di euro. Sempre per i tablet ibridi gli iPad Pro e i Microsoft Surface rappresentano da soli il 46,4% dell’intero settore, con i primi diffusi soprattutto tra gli utenti “creativi” e i secondi più venduti in ambito business.

tablet in europa occidentale

Se però si guarda ai tablet tradizionali (o slate), il calo di vendite nel trimestre è stato del 15,5% anno su anno, soprattutto a causa di un’evidente saturazione del mercato, di poche novità in arrivo e di un rallentamento costante del ciclo di sostituzione, soprattutto a livello consumer.

Passando invece ai singoli produttori, Apple sale al primo posto anche in Europa occidentale con 1,792 milioni di iPad venduti (-8,6% anno su anno) e un market share del 21,9% (-0,4%). Samsung fa segnare il tonfo più preoccupante, con un calo del 20,4% (quasi mezzo milioni di tablet in meno) e una contrazione del market share del 3,6%.

In terza posizione troviamo una Lenovo sostanzialmente stabile anno su anno (620 milioni di tablet venduti e market share del 7,6%), mentre Acer è inaspettatamente in quarta posizione con il 57,8% in più di vendite e una quota di mercato del 5,1% (era al 3% un anno fa). A far segnare il balzo più eclatante è stata però Amazon con i suoi Kindle Fire passati da 151 a 403 milioni di pezzi, mentre il market share del colosso americano dell’e-commerce è salito dal 1,7% al 4,9%.

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Microsoft Surface, convertibili e detachable: ottimistiche proiezioni

Microsoft Surface
Microsoft Surface e Apple iPad Pro guidano la crescita del settore PC-equivalent in Italia, che mostra buone potenzialità per il 2017.

Che il mercato allargato dei PC, che comprende tutti i dispositivi superiori a uno smartphone, sia in crisi non è un mistero. Gfk fotografa la situazione del 2016 in Italia con un -12 percento in termini di volumi e un pareggio di fatturato rispetto all’anno precedente. Microsoft però non ci sta e vuole offrire una propria visione di questo mercato, eliminando la singola voce che sta determinando il segno negativo: i tablet. Restringendo la categoria a quelli che il colosso di Redmond definisce “PC-equivalent”, ovvero PC, All-in-One, portatili, convertibili e detachable, si ottiene una crescita del 3 percento in volumi e addirittura del 13 percento in termini di fatturato. Va detto che il grosso di questi numeri è rappresentato proprio da convertibili e detachable, con Microsoft Surface e Apple iPad Pro a guidare le vendite, un settore che l’anno scorso registrava ancora risultati molto ridotti e dove crescere è relativamente facile.

Altra considerazione che Carlo Carollo, Direttore del Consumer Channels Group di Microsoft, ha condiviso con noi riguarda la vita media dei dispositivi in Italia, che ha ormai superato gli otto anni, contro i circa quattro anni dei principali Paesi europei (dato Gfk). Di contro a questo risultato, una ricerca sul consumatore svolta dalla stessa Microsoft mostrerebbe un desiderio di aggiornamento dei PC-equivalent nettamente superiore, segno che ci possono essere delle opportunità da cogliere per OEM e rivenditori, a patto di investire e capire adeguatamente le richieste dei clienti.

L’unica stonatura di questa “chiamata alle armi” per sfruttare le potenzialità del mercato riguarda le decisioni che la stessa Microsoft sta attuando per l’Italia in questo settore, per esempio con il Microsoft Surface Book che non è ancora disponibile e probabilmente non lo sarà nel breve periodo. Difficile fare a meno di chiedersi perché, se davvero le prospettive per i PC-equivalent nel nostro Paese sono tanto rosee…

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