Mentre lo scontro tra Apple e FBI continua a infiammare l’opinione pubblica e a gettare uno sguardo preoccupato sul futuro della sicurezza e della privacy, WhatsApp introdurrà a breve (si parla di qualche settimana) la crittografia anche per quanto riguarda le chat di gruppo e le chiamate vocali.

Se infatti già dal 2014 i messaggi di testo che transitano su WhatsApp sono protetti da una cifratura end-to-end della quale però si conoscono pochissimi particolari, la crittografia su queste altre due feature del client mobile manca ancora all’appello, ma secondo due fonti interne citate dal The Guardian è solo questione di giorni perché sia attuata.

Una decisione, quella di WhatsApp, che si spiega soprattutto con il desiderio di recuperare il terreno perduto a livello di privacy e sicurezza rispetto ad altri concorrenti (comunque molto meno forti rispetto al gigante di Jan Koum), ma che alimenterà senza dubbio lo scontro in atto tra autorità governative, che in certi casi pretendono di avere accesso ai dati degli utenti, e diversi produttori software e hardware, che invece credono nella crittografia e nella protezione dei dati personali come valore assoluto.

Oltre a far riferimento a WhatsApp, l’articolo del The Guardian tira in ballo anche Google, Facebook e Snapchat, che secondo la testata britannica starebbero pensando di introdurre la protezione via crittografia su alcuni dei rispettivi servizi, sebbene in questo caso la situazione sia più incerta rispetto agli immediati piani di WhatsApp.