Governi, dirigenti del settore e organizzazioni internazionali hanno espresso il loro sostegno al rafforzamento della rete globale di cavi sottomarini per le telecomunicazioni durante l’International Submarine Cable Resilience Summit ad Abuja, in Nigeria. L’evento ha portato all’adozione della Summit Declaration, un documento elaborato dall’International Advisory Body on Submarine Cable Resilience che, attraverso una maggiore cooperazione e innovazioni tecnologiche, sancisce un impegno internazionale volto a migliorare la resilienza delle infrastrutture di telecomunicazione sottomarine.

Attualmente, oltre il 99% del traffico dati internazionale passa attraverso circa 500 cavi sottomarini che coprono oltre 1,7 milioni di chilometri in tutto il mondo. Tuttavia, con una media di 150-200 guasti segnalati ogni anno, le interruzioni delle comunicazioni hanno un impatto significativo sulle economie e sull’accesso alle informazioni e ai servizi pubblici, nonché sulla vita quotidiana di miliardi di persone.

La segretaria generale dell’International Telecommunication Union (ITU) Doreen Bogdan-Martin ha sottolineato l’importanza di questi cavi, definendoli “la spina dorsale del mondo interconnesso” e ribadendo l’importanza degli sforzi globali per garantirne la resilienza.

La Summit Declaration promuove la cooperazione globale su aspetti chiave, tra cui:

  • Il rafforzamento della protezione dei cavi attraverso strategie di mitigazione dei rischi
  • La diversificazione delle rotte e dei punti di approdo per migliorare la resilienza e la continuità operativa
  • L’accelerazione delle procedure di implementazione e riparazione

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Il documento sottolinea inoltre la necessità di adottare approcci sostenibili, stimolare l’innovazione tecnologica e favorire la formazione di competenze adeguate per affrontare le sfide globali e supportare uno sviluppo inclusivo. L’obiettivo è garantire un’infrastruttura robusta e preparata per le esigenze di connettività attuali e future.

Il Ministro delle Comunicazioni, Innovazione ed Economia Digitale della Nigeria, Bosun Tijani, co-presidente dell’Advisory Body, ha evidenziato l’importanza della dichiarazione, sottolineando il ruolo strategico della Nigeria come punto di approdo chiave per i cavi sottomarini in Africa. Ha inoltre ribadito l’impegno del Paese nel contribuire agli sforzi globali per migliorare la resilienza di queste infrastrutture critiche.

Anche Sandra Maximiano, presidente di ANACOM e co-presidente dell’Advisory Body, ha enfatizzato la rilevanza della dichiarazione, in particolare per il Portogallo e le sue regioni autonome di Madeira e delle Azzorre, che giocano un ruolo strategico nel collegamento tra continenti. Secondo Maximiano, il documento rappresenta un passo avanti significativo per l’intero ecosistema dei cavi sottomarini.

Tra le decisioni chiave prese dall’Advisory Body nel corso del summit vi è la creazione di gruppi di lavoro dedicati all’identificazione, monitoraggio e mitigazione dei rischi, nonché al miglioramento della connettività e della diversità geografica dei punti di approdo e delle rotte. Inoltre, saranno sviluppate strategie per accelerare il dispiegamento e la riparazione dei cavi, riducendo i tempi di interruzione del servizio e garantendo una maggiore efficienza operativa.

In Europa si lavora per mettere in sicurezza i cavi nel Baltico e nel Mediterraneo

Nel frattempo, il 21 febbraio la Commissione Europea ha presentato una comunicazione congiunta volta a rafforzare la sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini, infrastrutture critiche per la connettività digitale e la sicurezza energetica dell’UE. L’iniziativa, presentata dalla vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen, risponde alla crescente preoccupazione per gli incidenti che hanno minacciato di interrompere servizi essenziali, con un focus particolare sulla regione del Mar Baltico.

La comunicazione identifica una serie di misure chiave, articolate in quattro pilastri:

  • Prevenzione: inasprimento dei requisiti di sicurezza e delle valutazioni dei rischi, con priorità ai finanziamenti per cavi di nuova generazione e intelligenti.
  • Individuazione: potenziamento delle capacità di monitoraggio delle minacce a livello di bacino marittimo, per una situazione di consapevolezza più efficace.
  • Risposta e recupero: miglioramento del quadro di crisi dell’UE per interventi rapidi e aumento della capacità di riparazione dei cavi danneggiati.
  • Deterrenza: applicazione di sanzioni e misure diplomatiche contro attori ostili e “flotte ombra”, sfruttando il pacchetto di strumenti ibridi.

La Commissione e l’Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza implementeranno progressivamente le azioni nel 2025 e 2026, in collaborazione con gli Stati membri e l’ENISA.

Entro la fine del 2025, sono previste:

  • Mappatura delle infrastrutture esistenti e previste.
  • Valutazione coordinata dei rischi.
  • Pacchetto di strumenti per la sicurezza dei cavi.
  • Elenco prioritario di progetti di interesse europeo.

L’iniziativa si integra con i lavori del gruppo di esperti sull’infrastruttura via cavo sottomarina e con le attività della NATO, sottolineando l’impegno dell’UE nella protezione delle infrastrutture critiche. La sicurezza dei cavi sottomarini sarà un elemento chiave della futura strategia di sicurezza interna dell’UE, basandosi anche sulla relazione Niinistö per il rafforzamento della preparazione civile e della difesa.