Velocità internet in Italia: siamo quartultimi in Europa
Akamai ha pubblicato oggi il proprio Rapporto sullo Stato di Internet relativo al terzo trimestre 2016 nell’area EMEA. Vogliamo però soffermarci in particolare sulla velocità internet in Italia, ricordando che grazie a una piattaforma intelligente costituita da oltre 220.000 server distribuiti in 127 Paesi, Akamai gestisce oltre tremila miliardi di interazioni via Internet, servendo contenuti a oltre 800 milioni di indirizzi IP sparsi in tutto il mondo che rappresentano circa 1 miliardo di utenti.
Nel terzo trimestre 2016, 806 milioni di indirizzi IPv4 si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 242 località italiane. Sempre fuori dalla top ten globale, l’Italia non si muove dall’undicesima posizione con 16.539.932 indirizzi connessi.
A livello di velocità media nel terzo trimestre 2016 l’Italia scende di una posizione a livello mondiale rispetto ai tre mesi precedenti (54esima), mantenendosi purtroppo anche salda alla 28esima in area EMEA davanti solo a Croazia, Grecia e Cipro. La velocità media di connessione italiana si attesta a 8,2 Mbps, con un impercettibile aumento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente (Q2 2016) e del 26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q3 2015).
La media delle velocità di picco raggiunta in Italia nel trimestre in esame scende a 38,9 Mbps, diminuendo del 1,3% rispetto al trimestre precedente ma aumentando del 29% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q3 2015). Rimane in terzultima posizione a livello EMEA e scende a livello mondiale, dalla 77esima alla 78esima posizione dei paesi presi in esame.
Sul fronte adozione della banda larga (connessioni superiori a 4 Mbps), l’Italia resta ancora indietro rispetto agli altri paesi EMEA attestandosi alla 29esima posizione. Rispetto al trimestre precedente, nel Q3 2016 il nostro paese registra un lieve calo del 2% ma se confrontiamo lo stesso periodo dell’anno scorso (Q3 2015) si nota una crescita dell’11%, raggiungendo 79% del totale.
Passando invece all’high broadband (connessioni superiori ai 10 Mbps), l’Italia sembra aver arrestato la propria corsa; come nel trimestre precedente, infatti, nel Q3 2016 sono ancora solo il 19% le connessioni sopra i 10 Mbps. Nel trimestre in esame, l’Italia registra un aumento del 4,8% rispetto al trimestre precedente (Q2 2016). Insieme a Croazia (+323%) e Cipro (+157%), l’Italia è l’unico paese EMEA a registrare anno su anno tassi di adozione più che raddoppiati (+111%).
Inoltre, a fronte di una media di oltre il 20% del totale, registra solo il 8% delle connessioni uguali o superiori ai 15 Mbps. Nella classifica mondiale scende dalla 48esima alla 51esima posizione, mentre a livello EMEA scende alla 28esima (era 27esima nel Q2 2016) con un aumento del 138% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q3 2015).
Infine, nel trimestre in esame, in Italia la velocità media di connessione mobile raggiunge i 11 Mbps contro i 23,7 Mbps della Gran Bretagna e i 19,3 Mbps del Belgio, rispettivamente in prima a seconda posizione.