Tra 3 anni in Italia ci saranno oltre 500 milioni di prodotti connessi
Entro il 2023 in Italia ci saranno 511 milioni di oggetti connessi e connessioni: 8,5 per persona. E nel mondo ce ne saranno 30 miliardi, il 45% dei quali connessi su reti mobili.
Inoltre il 73% degli italiani e il 66% della popolazione mondiale saranno utenti di internet, e le connessioni 5G saranno il 14,8% delle connessioni mobili in Italia e il 10% nel mondo e la velocità di connessione in 5G sarà 13 volte superiore alla velocità media delle connessioni mobile.
Sono solo alcune delle tante previsioni sulle tendenze di rete presenti nel Cisco Annual Internet Report, che sostituisce il Visual Networking Index (VNI) e prende in considerazione tutto, dalla crescita del 5G e Wi-Fi alle tendenze della banda larga raccolte dai report sul traffico di rete effettivi e dalle previsioni degli analisti indipendenti.
Quanto all’Internet of Things, se l’industria necessitava di ulteriori prove del fatto che i dispositivi e le applicazioni IoT stanno conquistando il mondo, Cisco afferma che entro il 2023 le comunicazioni machine-to-machine (M2M) costituiranno il 50% circa (14,7 miliardi) di tutte le connessioni di rete rispetto al 33% (6,1 miliardi) nel 2018.
Per l’Italia il dato è ancora più eclatante, perché le connessioni M2M erano già nel 2018 il 56% del totale, e nel 2023 saranno il 69% del totale, con un tasso di crescita medio annuo del 15,3%.
Sulle proiezioni M2M, l’Annual Internet Report spiega che la rapida crescita è dovuta a una varietà di applicazioni M2M come contatori intelligenti, videosorveglianza, monitoraggio sanitario, trasporto e localizzazione delle spedizioni. Il traffico sta crescendo più rapidamente del numero di connessioni perché l’utilizzo di applicazioni video su connessioni M2M è in aumento, così come altre applicazioni ad alta larghezza di banda e bassa latenza come la telemedicina e i sistemi di navigazione per smart-car.
“Il 5G consentirà nuove applicazioni IoT con portata estesa e velocità più elevate. Fornirà connessioni di accesso per applicazioni che richiedono una maggiore larghezza di banda e latenze inferiori e che alimenteranno nuove innovazioni che non erano possibili in precedenza” ha scritto Thomas Barnett, direttore della Thought Leadership nel gruppo di marketing dei fornitori di servizi di Cisco Systems.
Il report fa anche alcune proiezioni sull’uso della rete tra oggi e il 2023.
- La velocità media della banda larga passerà da 46 Mbps a 110 Mbps
- Il 45% di tutti i dispositivi in rete sarà connesso in mobilità (3G e inferiori, 4G, 5G o Low Power Wide Area) e il 55% sarà cablato o connesso tramite Wi-Fi
- Le velocità medie globali della connessione Wi-Fi triplicheranno da 30 Mbps nel 2018 a 92 Mbps nel 2023
- Entro il 2023, la velocità media globale (cellulare) mobile sarà di 43,9 Mbps, rispetto a 13,2 Mbps nel 2018
- Le velocità medie globali a banda larga fissa saranno più che raddoppiate, passando da 46 Mbps nel 2018 a 110 Mbps nel 2023
- Le connessioni 5G globali saranno il 10,6% delle connessioni mobili totali nel 2023 rispetto allo 0,0% nel 2018
- Le velocità 5G saranno 13 volte superiori alla connessione mobile media entro il 2023
- A livello globale ci saranno 29,3 miliardi di dispositivi in rete entro il 2023, rispetto ai 18,4 miliardi del 2018
- Sul fronte WiFi 6, Cisco prevede che gli hotspot Wi-Fi 6 cresceranno di 13 volte dal 2020 al 2023 e costituiranno l’11% di tutti gli hotspot Wi-Fi pubblici
“Il Wi-Fi 6 fungerà da complemento necessario al 5G”, ha affermato Barnett. “Una parte significativa del traffico cellulare viene scaricata sulle reti Wi-Fi per prevenire la congestione e il degrado delle prestazioni delle reti cellulari a causa della forte domanda.”
I miglioramenti del Wi-Fi pubblico consentiranno nuove partnership e applicazioni nei settori dell’ospitalità/viaggi, assistenza sanitaria, vendita al dettaglio e una miriade di altri settori verticali aziendali per dispositivi personali e connessioni IoT. Entro il 2023, ci saranno inoltre 299,1 miliardi di download di applicazioni mobili globali, rispetto ai 194 miliardi del 2018.
“I dipartimenti IT si trovano spesso di fronte a sfide come trasformare le infrastrutture per accogliere le nuove tecnologie. IoT, Intelligenza artificiale (AI), Machine Learning (ML) e Business Analytics stanno cambiando il modo in cui gli sviluppatori creano applicazioni intelligenti per semplificare le transazioni con i clienti e fornire nuove informazioni di business. Molte aziende hanno adottato strategie multicloud con soluzioni di gestione unificate per supportare microservizi e applicazioni containerizzate ai margini della rete. Con un’ampia varietà di opzioni SaaS (Software-as-a-Service), è ora possibile creare piattaforme aziendali intelligenti che collegano senza soluzione di continuità applicazioni, integrano soluzioni IoT e consentono analisi personalizzabili di big data”, si legge nel report di Cisco.
Per quanto riguarda la sicurezza, Cisco ha scoperto che la frequenza degli attacchi DDoS è aumentata del 39% nell’ultimo anno e che le dimensioni del picco di attacco sono aumentate del 63% su base globale. Nello specifico, c’è stata una crescita del 776% negli attacchi tra 100 Gbps e 400 Gbps dal 2018 al 2019, e il numero totale di attacchi DDoS raddoppierà quasi da 7,9 milioni nel 2018 a 15,4 milioni entro il 2023.
“Due dei tre principali problemi di sicurezza riguardano la sicurezza della posta elettronica. Sia che stiate investendo nella protezione del passaggio a Office 365, sia che stiate cercando di proteggervi utilizzando l’autenticazione, la segnalazione e la conformità dei messaggi (DMARC) basata sul dominio, la posta elettronica rimane il vettore di minaccia numero uno. Il fatto che due dei 10 attacchi principali riguardino minacce interne (condivisione di file e credenziali rubate) dimostra che è necessario esaminare ciò che sta accadendo all’interno e all’esterno”, conclude Cisco.