I punti programmatici di GSMA per il 5G europeo
GSMA ha rilasciato oggi un vademecum in sette punti che consentirebbe all’Europa di conquistare nuovamente una posizione di leader nelle comunicazioni mobili. La domanda di dati mobili continua a crescere in tutto il Continente, in particolare grazie all’espansione della tecnologia 4G. Con il progredire della tecnologia mobile verso 5G, l’Europa ha l’opportunità di reclamare un importante ruolo digitale e di estendere la connettività mobile veloce a tutti i suoi cittadini.
Per trasformare tutto questo in realtà e per sfruttare meglio la portata di un mercato unico digitale, governi e poteri decisionali devono però rivedere le norme in materia per attrarre gli investimenti e promuovere l’adozione di soluzioni mobili avanzate in diversi settori e servizi pubblici.
“Per recuperare il divario nel 4G e assumere una posizione di leader del 5G, è necessario un cambiamento radicale nell’approccio alle politiche in materia di telecomunicazioni. Abbiamo quindi identificato sette aree d’azione critiche che, congiuntamente, possono portare l’Europa in prima linea nell’economia digitale globale e offrire ai suoi cittadini innovazioni mobili proiettate al futuro” ha dichiarato John Giusti, responsabile della regolamentazione presso GSMA.
1 – Puntare agli investimenti e a livelli sostenibili di concorrenza a vantaggio degli interessi a lungo termine dei consumatori
I regolamenti europei devono puntare a richiamare investimenti più massicci nella rete rispetto agli anni precedenti, per concretizzare le ambizioni dell’Europa nel 5G. E questo è possibile solo se le autorità di regolamentazione mirano a livelli sostenibili di concorrenza per aumentare al massimo i vantaggi a lungo termine per i consumatori, puntando a promuovere la crescita, l’innovazione e gli investimenti nei mercati delle comunicazioni per garantire benefici a lungo termine per gli utenti finali.
Le autorità di regolamentazione dovrebbero tentare di espandere la disponibilità dello spettro
2 – Deregolamentazione dei servizi mobili e riallineamento delle politiche in relazione allo spettro
Con l’aumento di nuove forme di concorrenza nei mercati dei servizi per le telecomunicazioni, i poteri decisionali devono cogliere l’opportunità di puntare sulla deregolamentazione, per consentire all’Europa di conquistare un ruolo guida nel 5G. Le iniziative di deregolamentazione dovrebbero includere anche la rimozione di condizioni nelle licenze relative allo spettro, come gli obblighi di accesso all’ingrosso, che non contribuiscono a un’efficiente allocazione dello spettro.
3 – Lancio di un’ambiziosa iniziativa di riduzione dei costi nel settore mobile
Il significativo aumento dei livelli degli investimenti necessari per rispettare una tabella di marcia europea verso il 5G sarà raggiunto solo con un’importante riduzione dei costi di implementazione delle reti mobili. La Commissione Europea dovrebbe analizzare le iniziative da intraprendere per ridurre ulteriormente queste spese, inclusi i costi dei siti, quelli legati allo spettro e altri oneri.
4 – Particolare attenzione ai fattori generatori di performance elevate
L’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) dovrebbe fungere da guida per la miglior comprensione dei fattori necessari per creare mercati a performance elevate in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori. Le autorità di regolamentazione dovrebbero tentare di espandere la disponibilità dello spettro per ridurre la necessità di interventi limitativi o di altro tipo.
occorre intervenire maggiormente sulle tariffe, sui prezzi di riserva e sugli obblighi normativi
5 – Soddisfazione delle nuove esigenze con la maggior flessibilità delle reti
Le attuali esigenze relative alle reti mobili sono lineari rispetto ai futuri requisiti dell’Internet delle cose, delle applicazioni connesse e alla prevista impennata nel traffico dati nel corso dei prossimi cinque anni. Ecco perché i regolamenti che fissano obiettivi semplici e uniformi per la copertura di rete o che identificano la qualità della rete con la velocità non saranno più adatti o pertinenti. Le regole sulla neutralità della rete che non tengono conto delle enormi differenze negli standard delle performance richiesti dalle diverse applicazioni ostacoleranno l’innovazione, aumenteranno i costi e danneggeranno i consumatori.
6 – Promozione degli investimenti con i proventi dei diritti sullo spettro
Con la liberazione di maggiore ampiezza dello spettro, la necessità di limitarne l’utilizzo dovrebbe ridursi, mentre occorre intervenire maggiormente sulle tariffe, sui prezzi di riserva e sugli obblighi normativi per garantire che le licenze relative allo spettro garantiscano la promozione degli investimenti nella rete, che sono necessari allo sfruttamento del settore.
7 – La priorità alle comunicazioni mobili nell’offerta di più ampi obiettivi politici
Quando programmano politiche per affrontare obiettivi più ampi ed erogare servizi pubblici ai cittadini, i poteri decisionali europei dovrebbero assicurare la priorità del settore mobile. Se per raggiungere obiettivi che andrebbero a tutto vantaggio della società nel suo complesso fossero necessari sussidi, sarebbe necessario ricavarli dalla tassazione generale.