TIM, Fastweb e Huawei: 5G a Bari e Matera nel 2019
Dopo Roma e Torino altre due città italiane saranno interessate dalle sperimentazioni per il 5G. TIM, Fastweb e Huawei hanno infatti inaugurato un progetto per sperimentare entro il 2019 le reti mobile di quinta generazione sulle frequenze di spettro 3.6 – 3.8 GHz a Bari e Matera.
Le tre aziende vincitrici del bando del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) hanno infatti presentato un piano congiunto in qualità di capofila e in coordinamento con 52 soggetti internazionali, nazionali e locali con l’obiettivo di raggiungere molteplici traguardi sfidanti anche in anticipo rispetto alle tempistiche dell’Action Plan 5G della Commissione UE.
Il progetto prevede infatti di attivare i primi scenari di utilizzo 5G già entro giugno 2018, per raggiungere il 75% della copertura 5G del territorio entro la fine dello stesso anno e la copertura integrale delle due città entro il 2019.
Gli ambiti di intervento proposti riguardano le frontiere più innovative della vita digitale dei prossimi anni. Smart city, public safety, monitoraggio ambientale, industry 4.0, sanità 5G, ma anche media education e realtà virtuale, automotive, mobilità e sicurezza stradale; inoltre per valorizzare ulteriormente le peculiarità dei territori, si punterà sulla logistica, sulla cultura e il turismo e sulla smart agricolture.
Nell’ambito del progetto la tecnologia 5G sarà testata a Bari per realizzare uno dei primi porti 4.0 in Italia, migliorandone la sicurezza, il controllo degli accessi e la logistica grazie a soluzioni Internet of Things legate all’automazione digitale che rappresentano importanti step anche per il cloud robotic e l’intelligent transportation system.
A Matera, capitale europea della cultura 2019, saranno invece esplorate le frontiere legate alla virtualizzazione e ricostruzione 3D di siti archeologici e musei, fino ad arrivare alla realizzazione di veri e propri geomusei virtuali. Nel campo della smart agricolture, infine, saranno testate applicazioni per lo sviluppo della cosiddetta agricoltura di “precisione”, in cui il 5G supporterà sofisticati sistemi di monitoraggio e l’utilizzo di veicoli autonomi dotati di apposite soluzioni all’avanguardia integrate.