Capgemini rileva le attività di core banking IT di BNL BNP Paribas

Capgemini BNL BNP Paribas
Circa 250 dipendenti della banca passeranno alla nuova società Capgemini Finance Tech. L’accordo prevede lo sviluppo di una piattaforma di core banking cloud based

Capgemini e BNL BNP Paribas hanno annunciato attraverso un comunicato un accordo che comporta il trasferimento delle attività di sviluppo applicativo e manutenzione dei sistemi IT core banking di BNL BNP Paribas e del relativo personale e risorse a Capgemini Finance Tech, una srl appositamente creata e interamente controllata da Capgemini.

L’accordo è finalizzato ad accelerare la trasformazione digitale dei sistemi IT di core banking di BNL BNP Paribas in Italia. Il comunicato non specifica il numero di persone coinvolte ma a quanto riportano varie fonti tra cui “Il Sole 24 Ore Radiocor”, il piano presentato a dicembre ai sindacati prevedeva l’uscita dal perimetro della banca di 250 dipendenti, e il trasferimento del personale alla nuova società Capgemini Finance Tech a partire dal prossimo primo aprile.

Attraverso la combinazione e l’unione di competenze, esperienze e risorse condivise, si legge nel comunicato, Capgemini e BNL BNP Paribas intendono sviluppare una piattaforma modulare di servizi di core banking all’avanguardia, basata sul Cloud, aperta a future integrazioni con piattaforme di open banking, che verrà messa a disposizione della BNL e dei suoi clienti in tempi rapidi.

Capgemini è un partner strategico del Gruppo BNP Paribas e di BNL da 20 anni, continua il comunicato, e con questo accordo rafforzerà ulteriormente la propria leadership globale nei servizi e nelle soluzioni core banking e renderà Capgemini Finance Tech un punto di riferimento nel settore bancario.

“La nascita di Capgemini Financial Tech e l’accordo con BNL BNP Paribas ci consentono di tracciare una nuova via per il futuro del sistema bancario, rendendolo pronto a confrontarsi con le sfide del mercato”, afferma nel comunicato Andrea Falleni, Amministratore Delegato di Capgemini in Italia. “Siamo inoltre davvero felici di dare il benvenuto a tutti i colleghi BNL nel Gruppo”.

“La trasformazione dei servizi IT è uno dei pilastri del Piano industriale BNL 22-25 e si inserisce in un ampio programma di innovazione del modello operativo finalizzato a migliorare il time to market, la qualità e la personalizzazione dei servizi ai clienti”, aggiunge nel comunicato Gianfilippo Pandolfini, Vice Direttore generale e Chief Operating Officer di BNL BNP Paribas. “Il contributo e la significativa competenza che le persone di BNL porteranno all’interno di questa partnership, unita alla solida expertise di Capgemini Italia, rappresentano una combinazione unica di fattori per il successo di questo ambizioso percorso che metterà BNL in condizione di disporre di una piattaforma di core banking aperta, resiliente e scalabile, fondata sui più moderni standard tecnologici”.

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Microsoft Italia e 7 partner insieme per avviare la Cloud Region italiana

Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance
L’iniziativa “Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance” coinvolge Accenture, Avanade, Cluster Reply, Engineering, Kyndryl, TeamSystem e Var Group

Microsoft Italia ha annunciato “Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance”, un nuovo progetto che vede protagonisti alcuni partner nello sviluppo della regione Data Center italiana.

Accenture, Avanade, Cluster Reply, Engineering, Kyndryl, TeamSystem e Var Group sono i partner chiave già coinvolti nell’iniziativa, che nei prossimi mesi ne accoglierà anche altri.

Come suggerisce il nome, questo progetto fa parte del piano quinquennale “Ambizione Italia”, annunciato da Microsoft Italia nel 2020 per sostenere la crescita del Paese attraverso 1,5 miliardi di dollari di investimenti in tecnologia e formazione, e che ha registrato l’anno scorso anche il lancio della prima Regione Cloud di Microsoft in Italia – a Milano – come parte del network globale di datacenter Azure, che conta oltre 60 regioni, 200 datacenter, 4 milioni di server e 190 Edge Zone.

In questo quadro, spiega un comunicato Microsoft, i player dell’Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance si impegneranno per aiutare le aziende italiane nei loro progetti d’innovazione, semplificando l’accesso a servizi cloud locali con il beneficio di una rete internazionale e con massime garanzie di data sovereignty, cybersecurity e compliance.

I dipendenti dei 7 partner verranno coinvolti in un programma di training e certificazioni

Non solo: i partner stessi saranno pionieri, migrando le proprie attività e servizi sul Microsoft Cloud abilitato dalla Regione italiana in sviluppo, potendo così offrire, spiega Microsoft, soluzioni affidabili e certificate, e con il vantaggio di far risiedere i dati in territorio italiano e di capitalizzare le oltre 90 certificazioni del Cloud di Microsoft, la conformità al GDPR e l’investimento di oltre un miliardo di dollari all’anno in cybersecurity.

Accenture, Avanade, Cluster Reply, Engineering, Kyndryl, TeamSystem e Var Group svilupperanno insieme a Microsoft una strategia comune e iniziative e programmi di mercato rivolti a organizzazioni di qualsiasi dimensione e settore in Italia, aiutandole a cogliere i benefici del digitale. Un impegno che si concretizzerà anche con l’avvio di un piano condiviso di formazione e risorse dedicate per le aziende.

I dipendenti dei Partner dell’alleanza verranno coinvolti in un ampio programma di training e certificazioni per trasformarli in consulenti riconosciuti, in grado di guidare le scelte d’innovazione delle imprese italiane e di accompagnarle nel percorso verso il Cloud, contribuendo anche a progetti in linea con le sei missioni del PNRR.

Microsoft in Italia, un ecosistema da oltre 14mila partner e 400mila professionisti

L’alleanza si inserisce infatti nel più ampio impegno di Microsoft volto a creare una filiera di innovazione in Italia attraverso la propria rete di partner che è cresciuta del 30% negli ultimi 3 anni e che conta oggi più di 14.000 Partner con oltre 400.000 professionisti.

“I partner sono da sempre al centro della nostra strategia e con questo progetto ne confermiamo il ruolo chiave per l’accelerazione digitale del Paese. L’impatto della Regione Cloud in Italia è stimato con 10.000 opportunità di lavoro e circa 9 miliardi di dollari di indotto diretto e indiretto entro la fine del 2024. Ma il potenziale è ancora più significativo se si pensa che il PNRR mette a disposizione 191,5 miliardi di Euro di fondi, di cui oltre la metà potenzialmente collegati a soluzioni Cloud”, dichiara nel comunicato Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.

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