Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale e Microsoft hanno presentato la prima esperienza italiana di Banca Dati Nazionale del DNA (BDN-DNA). La soluzione, presentata in occasione del recente Forum PA, permette di semplificare e accelerare l’identificazione di autori di delitti, reati di tipo predatorio e atti di terrorismo e delle persone scomparse, riducendo i costi di gestione e migliorando l’efficacia delle indagini in campo penale.

La Banca Dati Nazionale del DNA rappresenta uno strumento di indagine all’avanguardia per la magistratura e per le forze di polizia, sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista della certezza e sicurezza dei dati”, ha dichiarato Renato Biondo, Direttore della Banca Dati Nazionale del DNA. “Grazie alla piattaforma tecnologica di Microsoft, siamo stati in grado di sviluppare un database flessibile con garanzie di sicurezza e continuità, che potremo incrementare in modo dinamico in base alle necessità”.

Lo sviluppo del progetto ha richiesto la creazione di una rete nazionale dei laboratori che effettuano analisi del DNA nell’ambito di un procedimento penale. Oggi i dati confluiscono in una singola Banca Dati, con risparmi sui costi di gestione e la possibilità di associare più facilmente casi prima non collegati a livello investigativo.

L’attuale patrimonio di dati della BDN-DNA è costituito dal prelievo effettuato su oltre 57.000 soggetti sottoposti a provvedimenti restrittivi da parte di un giudice e da oltre 20.000 profili genetici estratti da reperti biologici acquisiti dalla scena del crimine. Facendo leva sulla piattaforma Microsoft SQL Server, su cui è basata la Banca Dati, è possibile memorizzare e analizzare questa enorme mole di dati non strutturati gestendo le informazioni sul datacenter del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, garantendo elevati standard di sicurezza in linea con le normative vigenti sulla riservatezza dei dati.

La piattaforma scalabile di gestione di database Microsoft SQL Server 2012 integra applicazioni intelligenti, performance in-memory e analytics avanzati. E’ interoperabile con ambienti diversi e consente la gestione sinergica di dati eterogenei e database di diversi fornitori. È in grado di trasformare i dati in informazioni utili con il vantaggio di offrire analisi approfondite su qualsiasi device per rispondere alle esigenze di tempestività e mobilità del personale giudiziario.

Una banca dati nazionale del DNA consente al sistema Paese di dotarsi di uno strumento unico che raccoglie i profili del DNA di determinati soggetti previsti dalla legge e ne abilita il confronto con i profili del DNA acquisiti sulla scena di un crimine”, ha dichiarato Simonetta Moreschini, Direttore della Divisione Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia. “Chiaramente quando si tratta di archiviazione e analisi delle informazioni l’innovazione tecnologica può fare la differenza e siamo orgogliosi di aver contribuito con la nostra piattaforma di gestione dei dati alla realizzazione di questo progetto che potrà determinare importanti efficienze sui costi di gestione delle Polizia e maggiore efficacia nelle indagini”.