TomTom torna a far parlare di sé con un chatbot per auto sviluppato insieme a Microsoft
Il produttore olandese TomTom, oggi lontano dal boom di vendite di dispositivi GPS e di mappe satellitari dei primi anni 2000 prima dell’avvento degli smartphone, è tornato a far parlare di sé grazie a un chatbot per auto sviluppato assieme a Microsoft. Si tratta, in gergo più tecnico, di un assistente conversazionale basato su IA generativa da utilizzare all’interno dei veicoli.
L’assistente permetterà agli utenti di “conversare in modo naturale con i loro veicoli” e consentirà l’interazione vocale con i sistemi di infotainment, di ricerca della posizione e di comando del veicolo. TomTom, che compete con Google Maps e con la più grande piattaforma di mappatura al mondo (HERE), ha utilizzato diversi servizi di Microsoft per creare l’assistente vocale tra cui Azure OpenAI Service, che consente alle aziende di sfruttare i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) del produttore di ChatGPT OpenAI.
L’assistente vocale di TomTom può essere integrato in altri sistemi di infotainment per autoveicoli ed è anche integrato nel Digital Cockpit di TomTom, una piattaforma di infotainment di bordo aperta e modulare. Il responsabile finanziario di TomTom, Taco Titulaer, aveva dichiarato a Reuters in ottobre che la sua azienda vedeva nuove opportunità nell’IA generativa e che stava “investendo tempo, risorse e persone” in questa tecnologia.
A luglio TomTom, che ha iniziato a collaborare con Microsoft nel 2016 per i servizi di localizzazione di Azure Maps, ha lanciato un plug-in LLM per ChatGPT per consentire agli utenti del chatbot di pianificare viaggi ed esplorare nuovi luoghi utilizzando le sue mappe.
Al momento non si hanno ulteriori informazioni su questo chatbot, ma potremmo scoprire qualcosa di più a gennaio nel corso del CES 2024, l’annuale evento tech di Las Vegas a cui TomTom, che negli ultimi anni ha continuato a fornire servizi GPS professionali, parteciperà con diverse novità attese sul mercato nei prossimi mesi.