VMware: un’architettura globale per la sicurezza IT
Nel suo intervento nel corso della RSA Conference di San Francisco andata in scena nei giorni scorsi, il CEO di VMware Pat Gelsinger ha parlato del più significativo ostacolo per la sicurezza informatica oggi, ovvero i problemi dell’architettura IT che aumentano la complessità e impediscono ai team di sicurezza di svolgere con successo il proprio compito principale. Adottando un framework comune, le aziende possono invece allineare le proprie policy con soluzioni di sicurezza innovative che possono essere estese a tutto il data center e al cloud.
Gelsinger ha inoltre presentato una nuova ricerca realizzata da The Economist Intelligence Unit (EIU), promossa da VMware, che mostra un totale disallineamento tra l’azienda e l’IT in termini di investimenti in sicurezza informatica, di priorità di cyber protection e di tempistiche di un attacco contro l’azienda.
Gelsinger ha spiegato come la virtualizzazione crei le basi per un’architettura completa che consente di avere la sicurezza all’interno dell’infrastruttura tecnologica. Poiché la virtualizzazione è uno strato tra le infrastrutture fisiche e le applicazioni, permette di allineare controlli endpoint e di rete perché le applicazioni vengano protette. La virtualizzazione è diventata il livello di infrastruttura più diffuso che copre computing, rete e storage e si estende sia ai cloud pubblici che privati.
Più del 30% dei responsabili della sicurezza IT si aspetta un attacco importante e riuscito entro 90 giorni
La ricerca EIU, realizzata intervistando 1.100 dirigenti sulle pratiche di sicurezza dei dati all’interno delle loro aziende (America, Asia-Pacifico e 16 Paesi europei), dimostra che c’è ancora molto lavoro da fare per un allineamento tra line of business e responsabili IT per quanto riguarda sicurezza informatica e attacchi futuri. In particolare, l’indagine ha rilevato i seguenti punti.
• Anche se l’IT identifica nella sicurezza informatica la priorità numero uno per l’azienda, solo il 5% dei responsabili è dello stesso avviso e pone la cyber security al nono posto fra le priorità.
• I responsabili della sicurezza IT e i vertici aziendali non sono allineati sugli asset più importanti da proteggere. Per gli uomini di business le priorità sono asset strategici come la reputazione della società, mentre la sicurezza IT richiede un approccio tattico incentrato sulla protezione dei dati e delle applicazioni.
• Più del 30% dei responsabili della sicurezza IT si aspetta un attacco importante e riuscito entro 90 giorni, contro il 12% dei dirigenti aziendali.
• I responsabili in azienda e l’IT divergono notevolmente sulle aspettative di budget per la sicurezza. Quasi il 30% dei responsabili IT ritiene che ci sarà un aumento significativo del budget per la sicurezza nei prossimi due anni. Al contrario, meno del 10% dei dirigenti aziendali prevede un aumento significativo, nonostante investire meno del dovuto in sicurezza sia ritenuto il terzo maggior rischio per le loro imprese.