Cybersecurity, come gestire l’EDR per i workload in cloud
Le aziende stanno aumentando la spesa per il cloud e la gestione della sicurezza, che rimane la principale preoccupazione per l’85% dei dirigenti IT. Secondo Gartner, il cloud IaaS dovrebbe raggiungere i 120 miliardi di dollari nel 2022 e si stima una crescita del 30% rispetto all’anno precedente.
L’innovazione è sovrana, e le operazioni aziendali dipendono dalla riservatezza, dalla disponibilità e dall’integrità dei workload in cloud. È qui che si inserisce l’EDR (Endpoint Detection & Response) per i workload in-the-cloud ed è qui che inizia a prendere forma una strategia di difesa in profondità per il cloud.
Oltre alla scansione delle immagini, i livelli di sicurezza aggiuntivi di IAM (Identity and Access Management), l’architettura cloud-native, la gestione della configurazione e l’EDR svolgono ruoli importanti e complementari. È la combinazione di questi diversi livelli a garantire una solida sicurezza. E questa strategia di difesa in profondità del cloud non deve ostacolare l’innovazione.
Dopo aver analizzato le vulnerabilità del software, architettato un workload efficiente, applicato i ruoli IAM e gestito la configurazione delle risorse cloud come le istanze di calcolo, lo storage cloud, i cloud privati virtuali e così via, il workload viene messo in produzione.
L’EDR è l’ultima linea di difesa, che protegge i workload in-the-cloud dalle vulnerabilità e da qualsiasi minaccia di malware come cryptominer, un’attività computazionale intensiva e costosa, che si stima utilizzi il 25% della capacità di elaborazione di una CPU e dai principali ransomware che si è scoperto non essere più solo per le workstation Windows. Solo nel 2021 si è registrato un aumento del 146% delle varianti di codice ransomware per Linux. Per ridurre al minimo i rischi, è bene utilizzare una solida strategia di difesa a più livelli che include la soluzione EDR di SentinelOne ad alte prestazioni, efficiente e scalabile. Un agent che supporta le 13 principali distribuzioni Linux e gode della fiducia di molti dei marchi più noti al mondo.
di Marco Rottigni
Technical Director per l’Italia
SentinelOne