L’Italia assediata dai malware

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Trend Micro presenta il report delle minacce informatiche nel secondo trimestre 2015. In Italia sono stati intercettati anche 31 milioni di indirizzi IP che inviavano spam.

Nei mesi di aprile, maggio e giugno 2015 sono stati 10 milioni i malware che si sono abbattuti sull’Italia. A rivelarlo è il report sulle minacce del secondo trimestre stilato da Trend Micro dal titolo Ondata crescente: nuovi attacchi minacciano le tecnologie pubbliche, che rivela come in Italia siano stati intercettati anche 31 milioni di indirizzi IP che inviavano spam.

In generale il secondo trimestre 2015 ha visto crescere gli attacchi alle tecnologie pubbliche, come i network televisivi, gli aeroplani e i sistemi automatici dei veicoli, che hanno messo a repentaglio la sicurezza e l’incolumità fisica delle persone. Gli attacchi ai sistemi PoS si sono mantenuti sulla cresta dell’onda, con operazioni di successo messe purtroppo a segno da “lupi solitari”. Stabili anche gli attacchi ai dispositivi mobili attraverso app maligne, in un trimestre che ha visto Trend Micro neutralizzare un totale di 13 miliardi di minacce in tutto il mondo.

Ecco i principali punti salienti del rapporto per quanto riguarda il secondo trimestre in Italia.

• 31.291.410 di indirizzi IP che inviano spam sono stati rilevati e bloccati
• 10.040.939 le visite a siti maligni neutralizzate
• 9.960.787 i malware intercettati
• 220.785 le app maligne per dispositivi mobile neutralizzate
• 2.688 i PC infettati, di cui 1.437 colpiti da online banking malware

A livello globale Trend Micro ha bloccato una media di 4,2 miliardi di minacce al mese nel secondo trimestre 2015, per un totale di quasi 13 miliardi di minacce neutralizzate, fermando una media di 1.622 minacce al secondo e bloccando 10,5 miliardi di messaggi e-mail di spam, prima che raggiungessero le caselle di posta degli utenti. Sono state infine 745 milioni le visite a siti maligni bloccate e più di un 1 miliardo i file dannosi intercettati.

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VPN Freedome supporta anche Apple Watch

VPN Freedome supporta anche Apple Watch
La nuova versione della VPN Freedome di F-Secure consente di controllare privacy e sicurezza con gli Apple Watch.

La società di ricerche di mercato IDC prevede che le vendite di dispositivi smart wearable aumenteranno del 683% nel 2015 rispetto all’anno precedente, con 33,1 milioni di unità distribuite entro la fine dell’anno. Numeri davvero ingenti che hanno spinto F-Secure a rilasciare una nuova versione di VPN Freedome aggiungendo proprio il supporto per gli Apple Watch. Chi ha installato Freedome sul proprio iPhone ora potrà utilizzare un Apple Watch per controllare e monitorare la VPN, con la garanzia di poter utilizzare liberamente l’orologio di Apple senza esporre i propri dati personali a rischi indesiderati.

“Chi acquista un Apple Watch deve tenere ben presente che queste nuove abitudini potrebbero mettere a serio rischio i propri dati personali. Consentire agli utenti di controllare Freedome tramite l’Apple Watch renderà questo processo facile e accessibile” ha dichiarato Janne Pirttilahti, direttore Next Gen Security di F-Secure.

L’ultima release di Freedome aiuterà quindi i possessori degli Apple Watch a proteggere i propri dati, consentendo loro di usare il dispositivo wearable come sistema di controllo remoto del software Freedome installato sul proprio iPhone. L’Apple Watch potrà essere utilizzato per attivare o disattivare l’app in modo da prevenire l’esposizione dei dati a connessioni Wi-Fi pubbliche poco sicure stabilite tramite il proprio iPhone. Inoltre, sarà possibile usare l’Apple Watch per monitorare il numero di tentativi di tracciamento bloccati da Freedome.

Freedome è una VPN che si attiva semplicemente premendo un pulsante e che offre agli utenti un modo semplice per codificare le comunicazioni, cambiare la location virtuale per accedere a siti web geo-bloccati e a servizi di streaming, nonché bloccare i siti web pericolosi e i tentativi di tracciatura online. Freedome è attualmente disponibile per dispositivi iOS, Android, Windows, PC, PS X e Amazon Fire.

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