Ransomware: l’Italia è il settimo Paese più colpito al mondo
I ransomware continuano ad abbattersi sull’Italia, che risulta il settimo Paese nel mondo e il secondo in Europa più colpito da questo fenomeno. È il dato che emerge dal periodo di monitoraggio gennaio 2016 – giugno 2017 e reso pubblico da The Cost of Compromise, il nuovo report sulle minacce informatiche realizzato da Trend Micro.
A livello globale il report mostra che nel primo semestre 2017 le aziende hanno dovuto lottare principalmente contro i ransomware (Trend Micro ne ha bloccati 82 milioni) e le truffe Business Email Compromise (BEC), con oltre 3.000 tentativi sventati. Ad aprile e giugno, gli attacchi dei ransomware WannaCry e Petya hanno colpito migliaia di aziende nei settori più disparati causando perdite per 4 miliardi di dollari. Le truffe Business Email Compromise, invece, hanno fatto raggiungere i 5,3 miliardi di dollari di perdite secondo l’FBI (dato totale a partire dal 2013).
In generale, nella prima metà del 2017, la Trend Micro Smart Protection Network ha bloccato 38 miliardi di minacce. La maggior parte via e-mail, a testimonianza di come questo sia ancora il mezzo preferito per diffondere comunicazioni spam che veicolano i ransomware o le truffe BEC. I file più utilizzati per diffondere i malware sono stati .PDF, . XLS, JS, .WSF e .DOCX.
Per quanto riguarda più specificatamente l’Italia, il nostro Paese è stato raggiunto dal 2,53% di ransomware di tutto il mondo, percentuale che, come già detto, le fa guadagnare la settima posizione a livello mondiale tra le nazioni più colpite. Queste le prime sei: USA (15%), Brasile (12,01%), India (9%), Vietnam (5,11%), Turchia (4,60%), Messico (4,19%).
A livello EMEA invece l’Italia è la seconda nazione più colpita con un 10,03%. In prima posizione troviamo la Turchia (18,23%), a seguire Germania (9,51%), Spagna (6,84%) e Francia (6,62%). Il numero di app maligne scaricate nella prima metà del 2017 è di 2.033.399 e quasi raggiunge il totale di tutto il 2016, quando ne erano state scaricate 2.646.804. Il fenomeno delle app maligne si conferma un trend costante nel nostro Paese, il quarto più colpito in Europa dopo Russia, Francia e Lussemburgo
Il numero totale di malware intercettati in Italia nella prima metà del 2017 è stato invece di 19.014.693 (in tutto il 2016 erano stati 22.104.954), mentre le comunicazioni spam inviate dall’Italia nella prima metà del 2017 sono state 7.831.222. Nella prima metà del 2017 sono stati 1.525 i malware di online banking che hanno colpito l’Italia (una leggera flessione rispetto al 2016 e al 2015) e, infine, gli attacchi con exploit kit rilevati in Italia sono stati 22.327, con un calo anno su anno che ha interessato anche il resto del mondo.