Micro Focus e Jaguar: l’analisi dei dati è vincente e sostenibile, anche in Formula E
La transizione energetica non può prescindere dal digitale e dall’analisi dei dati. Un chiaro esempio è l’evoluzione dei veicoli elettrici, che ripensano la mobilità in un quadro di sicurezza, connessione e sostenibilità, utilizzando dati e algoritmi per velocizzare l’innovazione.
Il veicolo forse più forte nella promozione di questo nuovo mondo è la Formula E, il campionato di veicoli elettrici a quattro ruote pensato per il mondo d’oggi, con interazione diretta tra social network e corse, per un meccanismo di promozione globale veramente coinvolgente e innovativo e diventato portabandiera della sostenibilità data dalla mobilità elettrica.
Tra le piste che ospitano le corse dell’ePrix, giunto quest’anno all’ottava edizione, protagonista anche il circuito cittadino di Roma, che ha ospitato due gare proprio nello scorso weekend.
Tra gli undici team che fanno parte della competizione, c’è la britannica Jaguar e, a gestire i dati, Micro Focus, azienda leader nella trasformazione digitale con forte competenza nel settore della sicurezza. Incontrare il team completo di Jaguar è un ottimo esercizio per ricordare i principi dell’informatica moderna, sempre più orientata all’IoT, alla simulazione e alla ricerca dell’eccellenza.
“La base di tutto è oggi nei dati”, dice James Barclay, Team Principal di Jaguar, e i dati fanno gola: “come tutti, anche noi affrontiamo attacchi cyber”. Si tratta pur sempre di informazioni estremamente competitive, dove spesso sono le sfumature a fare la differenza.
La competizione è sempre in corsa
Questo team automobilistico somiglia molto a una normale azienda multinazionale, che condivide molti dati in modo sicuro, con opportuna gestione degli accessi, una fase di elaborazione dati e meccanismi di sicurezza contro gli attacchi informatici.
“Raccogliamo molti dati nelle prove, per poi mandarli nel nostro centro dove vengono elaborati per darci una strategia la mattina dopo”, completa Barclay.
“Ai miei tecnici chiedo analisi di dati per tutti quei punti della pista nei quali non ho sentito la risposta giusta dell’auto”, dice Sam Bird, pilota inglese in Formula E. Nella gestione dei dati, Jaguar ha trovato supporto in Micro Focus, che è anche uno degli sponsor della Casa automobilistica.
Il catalogo applicativo copre una vasta gamma di esigenze, comprese quelle necessarie per eccellere nella competizione. “Vertica fornisce gli analytics, Idol usa l’intelligenza artificiale per i dati non strutturati”, spiega Andrea Viola, Country Manager Italy Micro Focus.
La soluzione adottata da Jaguar per la Formula E comprende anche l’automazione di Fortify, la cifratura tra i servizi di Voltage e l’identity lifecycle management di NetIq, a conferma dell’estrema somiglianza con un’azienda di grandi dimensioni.
I pacchetti applicativi ci sono, dunque, ma c’è di più. “La figura di Micro Focus emerge sempre di più nel ruolo di orchestratore”, spiega Viola; “molte soluzioni informatiche usate nel passato continuano ad avere una loro validità, se ben inserite in un contesto integrato, insieme alle risposte più moderne”.
Un percorso completo può quindi essere soluzione nell’immediato e dare garanzie anche per il domani. Per fare un esempio, la stessa scelta di quali workload affidare al cloud provider A o al cloud provider B, o magari all’infrastruttura proprietaria, fa parte delle opzioni che devono essere ben chiare in un qualsiasi progetto destinato al successo.
In definitiva, la trasformazione digitale sta mostrandosi una chiave per uscire dal lunghissimo buio che stiamo vivendo, offrendo soluzioni che rendano gli sforzi complessivi sempre più sostenibili in ottica futura.