Mining illecito: sono mezzo milione le persone colpite
AdGuard ha da poco pubblicato i risultati di una ricerca svolta per inquadrare meglio il recente fenomeno del mining illecito, ovvero quella pratica a causa della quale alcuni siti, utilizzando appositi script, sfruttano il PC dei visitatori (a loro insaputa) per minare criptovalute come Bitcoin e Monero (ma non solo).
Il risultato? Utilizzo della CPU spesso al 100%, PC lentissimo e soprattutto consumi energetici molto più elevati e spese maggiori in bolletta. Secondo AdGuard sarebbero già mezzo miliardo le persone a livello globale che si sono imbattute in siti con al loro interno script come Coinhive e simili. Siti che tra l’altro sono 220 tra i primi 100.000 più importanti al mondo.
Va detto comunque che nella maggior parte dei casi si tratta di siti di file sharing (come dimostrato dal recente caso di The Pirate Bay), di video pornografici o che comunque danno accesso illegalmente a contenuti protetti da copyright. Senza poi contare che ormai i più comuni antivirus ed estensioni dei browser offrono una protezione efficace anche contro queste minacce.
Eppure, anche per il fatto che questi script si insinuano spesso in siti all’insaputa dei loro amministratori, non si tratta di un fenomeno da sottovalutare, soprattutto nel caso di utenti poco esperti che si ritrovano da un momento all’altro con il proprio PC lentissimo e non riescono a capirne il motivo.
Infine, la ricerca di AdGuard ha messo in luce come in sole tre settimane questi script abbiano fruttato oltre 40.000 dollari, cifra che può sembrare bassa ma che in realtà, considerato come questa pratica sia ancora agli inizi e come le varianti di Coinhive aumenteranno sicuramente, non lo è affatto.