La privacy come condizione essenziale per il recupero post-pandemia
Cisco ha pubblicato il 2021 Data Privacy Benchmark Study, il suo quarto report annuale dedicato alle pratiche sulla privacy adottate dalle aziende in tutto il mondo. Lo studio evidenzia una crescente importanza della protezione della privacy e sottolinea crescenti benefici per le aziende che adottano misure solide per la privacy.
In questo periodo le persone sono spesso obbligate a condividere repentinamente le loro informazioni personali per aiutare a limitare la diffusione del COVID19 e, allo stesso tempo, hanno spostato online gran parte della loro vita, accelerando una tendenza che avrebbe richiesto anni in condizioni normali. Il cambiamento dell’interazione umana e l’utilizzo massivo del digitale hanno causato molti problemi di privacy alle aziende, che hanno cercato di seguire la legge, fermare la diffusione della pandemia e rispettare, allo stesso tempo, i diritti individuali. A ciò si aggiunge una forte preoccupazione da parte delle persone su come vengono utilizzati i loro dati personali.
Sono soprattutto cinque i punti di interesse emersi dallo studio.
La privacy è diventata una priorità per il management
Il 60% delle organizzazioni afferma di non essere stato preparato per i requisiti di privacy e sicurezza legati al passaggio al lavoro da remoto, mentre il 93% delle aziende intervistate si è rivolto ai propri team dedicati alla privacy per aiutare a superare queste sfide. L’87% dei consumatori ha espresso preoccupazioni sulla protezione della privacy degli strumenti che devono utilizzare per lavorare, interagire e connettersi da remoto, mentre il 90% delle aziende ora riferisce le metriche sulla privacy al management e ai consigli di amministrazione.
Standardizzazione della privacy come requisito non negoziabile
Più di 140 giurisdizioni hanno ora approvato leggi omnibus sulla privacy e quasi l’80% degli intervistati ritiene che queste leggi abbiano un impatto positivo.
Condividere informazioni sanitarie per la sicurezza sul posto di lavoro
Il 57% dei rispondenti ha supportato i datori di lavoro che hanno utilizzato i loro dati per contribuire a rendere più sicuri i luoghi di lavoro, mentre meno della metà ha comunicato dati come il location tracking, il contact tracing, la divulgazione di informazioni su individui infetti e l’uso di informazioni individuali per la ricerca.
Il ruolo della privacy nella crescita economica e nel recupero post COVID-19
Mentre l’economia e la comunità cominciano a riprendersi, sorgeranno molte sfide che metteranno a dura prova il modo in cui i governi, le aziende e gli individui raccolgono, gestiscono e proteggono i dati personali mentre cercano di bilanciare i diritti individuali con l’interesse pubblico.
Investire nella privacy
L’investimento nella privacy continua: il 75% (il 71% in Italia) delle organizzazioni vede un significativo valore di business in termini di attenuazione delle perdite dovute alla sicurezza, maggiore agilità e innovazione, maggiore efficienza operativa e maggiore fedeltà e fiducia dei clienti. Più di un terzo delle aziende sta ottenendo benefici pari almeno al doppio del loro investimento.
“La privacy è ormai matura e riconosciuta come un diritto umano fondamentale, inoltre è diventata una priorità fondamentale per il management,” ha dichiarato Harvey Jang, Cisco Vice President e Chief Privacy Officer. “E, a causa di un passaggio così repentino allo smart working, la privacy ha assunto una maggiore importanza nella digitalizzazione, nella resilienza aziendale, nell’agilità e nell’innovazione”.