Privacy online: come sfuggire ai tracker sul web con i giusti strumenti
Basta cercare su Google un’automobile o mettere like a una foto di un gattino e subito dopo iniziamo a essere tartassati da pubblicità di auto o di negozi di animali su praticamente qualsiasi sito che visitiamo. E non dimentichiamoci lo scandalo che ha coinvolto Cambridge Analytica. Per capire cosa pensano gli utenti della privacy online (o della mancanza di essa), Kaspersky Lab ha rivolto alcune domande a quasi 12 mila persone provenienti da 21 Paesi.
Come risultato oltre la metà degli intervistati (il 56% per l’esattezza) crede che non sia possibile proteggersi totalmente dal tracking online. Potrebbero aver ragione in un certo senso, ma è comunque possibile (e necessario) restringere il più possibile l’accesso esterno ai nostri dati personali. E non si tratta di un’operazione così difficile, visto che sono diversi i tool che possono aiutarci a preservare la nostra privacy online.
Cancellate i file del browser temporanei
Di default, i browser immagazzinano numerosi bite di informazioni sul vostro computer che riguardano i siti che visitate:
- La cache custodisce immagini e altri dati web. Una vota immagazzinati questi dati, non devono essere scaricate nuovamente, e così aumenta la velocità di risposta della pagina
- I cookie sono dei piccoli file che, tra le altre cose, consentono ai siti di ricordare il vostro dispositivo e di non disconnettervi quando chiudete il browser
- Cronologia della navigazione web.
Una buona parte di queste informazioni è visibile ai tracker online e serve loro per sapere quali sono i siti che avete visitato e capire i vostri interessi. Cancellare periodicamente questi dati farà sì che per questi tool sia più difficile monitorare la vostra attività online. A proposito, non c’è bisogno di cancellare manualmente i dati temporanei. La maggior parte dei browser vi permette infatti di configurare la cancellazione automatica dei cookie.
Ovviamente, va ricordato che cancellare questi file temporanei vi priverà dei benefici che apportano. Per alcune persone, infatti, può essere una seccatura dover digitare nuovamente le credenziali di accesso su vari siti. Ma per questo un password manager può certamente darvi una mano.
Se volete che i siti ricordino certe informazioni che vi riguardano (come i vostri dati personali negli onnipresenti formulari online), potete prendere una posizione meno estrema bloccando quei siti che utilizzano cookie di terze parti, in pratica i cookie utilizzati quasi esclusivamente solo per rintracciare i vostri movimenti online.
Utilizzate la modalità di navigazione in incognito
Se non volete perdere tempo a spulciare le impostazioni, oppure se per voi non è necessario nascondere l’intera cronologia di navigazione ma solo alcuni siti specifici, potete utilizzare la modalità di navigazione in incognito, grazie alla quale il browser non immagazzina informazioni su pagine visitate, cookie, password e altri dati. Le finestre di navigazione in incognito comunque non vi impediscono di utilizzare le normali finestre di navigazione, né cancellano i dati già salvati sul browser.
Potete passare alla navigazione in incognito aprendo il menu delle impostazioni (che in molti browser può avere l’icona di una rotella, di tre puntini o tre lineette) e selezionare Nuova finestra di navigazione in incognito su Chrome, Nuova finestra anonima (o privata) su Firefox, Safari e Opera, Modalità incognito sul browser Yandex o Nuova finestra InPrivate su Edge.
Come avviene nel caso vogliate cancellare tutti i cookie e i dati del browser, la modalità di navigazione in incognito non vi protegge da certi siti ficcanaso, non nasconde il vostro indirizzo IP e non vi rende invisibili a chi voglia accedere alla vostra rete.
Scegliete con attenzione il browser che utilizzate
Ogni browser gestisce la questione privacy in modo diverso. Google Chrome, il più popolare, raccoglie tutta una serie di dati che vi riguardano, anche quando accedete alla barra degli indirizzi. Inoltre, se sono attive le impostazioni di default, il browser consente di rintracciare i cookie e altri tool per l’identificazione degli utenti. Tuttavia, non tutti i browser hanno questa stessa politica.
Mozilla Firefox
Mozilla, ad esempio, mette la privacy al primo posto. Di default, il browser Firefox blocca i tracker conosciuti quando aprite le finestre di navigazione in incognito, e si può attivare questa opzione anche per le sessioni normali di navigazione. Ovviamente, ciò non vi proteggerà da tutti gli altri modi a disposizione che consentono di raccogliere informazioni, ma riduce significativamente la quantità di dati raccolti (e velocizza il caricamento delle pagine).
Mozilla offre un browser privato separato per dispositivi mobili, che si chiama Firefox Focus: non solo blocca i tracker, ma consente agli utenti di cancellare tutti i dati raccolti sui siti visitati, basta soltanto cliccare su Elimina.
Safari
Dall’estate del 2018 Safari impedisce la raccolta delle fingerprint digitali, come informazioni di sistema, browser e plugin in uso, fusi orari, codificazioni etc. Tali fingerprint sono uniche e possono essere utilizzate facilmente per rintracciarvi anche se cancellate regolarmente tutti i dati temporanei.
Safari mostra ai sistemi informazioni anonime di sistema, affinché il vostro dispositivo sembri uno tra tanti. Inoltre, il browser dispone di una serie di strumenti per bloccare il monitoraggio di siti mediante widget sui social network o attraverso altri tracker.
Tor e altri browser privati
È idea diffusa che Tor sia uno dei browser più sicuri contro il tracking di navigazione. Si tratta di una specie di super struttura su un’intera rete di cosiddetti router onion, che nascondono il vostro indirizzo IP e impediscono di capire da dove vengano aperti i siti.
Qualsiasi richiesta che fate passa attraverso almeno tre di questi router e fino all’ultimo router i dati restano cifrati. Tuttavia, è proprio questo l’inconveniente principale di Tor: non è possibile determinare il proprietario dell’ultimo router, che può visualizzare tutti i dettagli della richiesta. La rete onion ha comunque altri svantaggi (ad esempio rallenta considerevolmente la velocità di navigazione), per questo non consigliamo Tor agli utenti comuni.
Ci sono altri browser in grado di offrire gradi diversi di protezione dal tracking online, come Epic Privacy Browser, SRWare Iron Browser, Brave e Dooble. Se volete provarli, tenete a mente che quanto meno diffuso il browser, maggiore la probabilità che non sia compatibile con i siti che visitate più frequentemente e, ovviamente, ci saranno anche meno plugin a disposizione.
Utilizzate un motore di ricerca privato
Anche quando utilizzate un browser affidabile, i motori di ricerca possono comunque tenervi d’occhio. Le query di ricerca su Google, Bing o Yahoo vengono custodite negli archivi delle rispettive compagnie; tuttavia, ci sono motori di ricerca che non lo fanno.
Il più conosciuto è DuckDuckGo, che non salva le richieste o i dati del dispositivo, né trasferisce alle reti pubblicitarie le informazioni che vi riguardano. DuckDuckGo mantiene il proprio indice, registra i risultati di ricerca da oltre un centinaio di sistemi ma non informa loro chi ha cercato cosa.
Il motore di ricerca StartPage utilizza i risultati di Google; i suoi sviluppatori pagano il gigante delle ricerche per non consegnargli i vostri dati. StartPage consente anche l’apertura in anonimo dei siti apparsi tra i risultati di ricerca. Esistono anche motori di ricerca privati, come Swisscows e Gibiru, con i propri algoritmi.
Bloccate i tracker web
Un altro modo per evitare di essere monitorati a fini pubblicitari è mediante l’uso di programmi ed estensioni speciali: il popolare ad blocker, AdBlock Plus, ad esempio, impedisce ai social network di monitorare le vostre azioni (questa funzionalità deve essere abilitate nelle impostazioni). Inoltre, esiste un elenco di tracker che vengono bloccati di default, che può anche essere ampliato.
Le estensioni Disconnect, uBlock origin, Ghostery e uMatrix non richiedono impostazioni speciali e bloccano immediatamente i tracker e il monitoraggio via social network. Anche gli sviluppatori di DuckDuckGo hanno creato una loro estensione in grado di disattivare i tracker; inoltre, offre un browser privato per dispositivi mobili Android e iOS.
Gli utenti di Firefox possono installare l’estensione Facebook Container per evitare che Facebook raccolga dati su di voi da altri siti. Il social network sarà ancora in grado di rintracciare i vostri post e i vostri Mi piace, ma non vi pedinerà online. Ricordate che questo plugin esiste solo per Firefox.
Come seminare le spie grazie a una VPN
Un altro modo per evitare il monitoraggio invadente è mediante l’uso di una connessione VPN. Il server VPN sostituisce gli indirizzi IP con i propri, che cambiano a ogni connessione: in questo modo, i siti non possono individuare la vostra ubicazione o collegare le vostre azioni agli account di vostra proprietà (a meno che navighiate connessi a uno di essi).
Inoltre, le VPN cifrano i dati trasmessi, impedendo al vostro ISP di monitorare le vostre attività online (ebbene sì, anche i fornitori dei servizi Internet entrano in questo gioco). In ogni caso, tenete a mente che una VPN non vi garantisce una protezione totale dalla raccolta di informazioni da parte di social network, motori di ricerca e tracker online. La VPN deve essere utilizzata assieme ai tool che abbiamo descritto in questo post.