La lotta globale contro i ransomware continua grazie alla partecipazione di oltre 30 nuovi partner sia del settore pubblico sia di quello privato, che si sono uniti al progetto No More Ransom. I nuovi partner contribuiscono fornendo ulteriori tool di decriptazione e offrendo così nuove possibilità alle vittime degli attacchi ransomware.

No More Ransom è stato lanciato a luglio 2016 dalla polizia olandese, Europol, Intel Security e Kaspersky Lab e costituisce un nuovo passo nella collaborazione tra le forze dell’ordine e il settore privato per combattere insieme i ransomware. Sul portale web del progetto è possibile trovare informazioni su cosa sono i ransomware, come funzionano e, soprattutto, come proteggersi e sbloccare i file gratuitamente utilizzando uno dei tool di decriptazione.

I ransomware rappresentano un problema globale che colpisce gli utenti in tutto il mondo; per questo motivo il portale online è ora disponibile non solo in inglese ma anche in olandese, russo, francese, italiano e portoghese e prossimamente saranno aggiunte altre lingue.

Oggi, Bitdefender, Emsisoft, Check Point e Trend Micro si uniscono al progetto in qualità di nuovi partner associati e, grazie a ciò, sono stati aggiunti al progetto No More Ransom nuovi tool di decriptazione che si uniscono agli altri otto già disponibili gratuitamente per le vittime di attacchi.

Quasi 6000 persone hanno fino ad ora decriptato i propri file senza dover pagare il riscatto ai cyber criminali. Inoltre le forze dell’ordine austriache, croate, danesi, finlandesi, maltesi, romene, singaporiane e slovene si sono unite come partner di supporto, aumentando a 22 il numero di Paesi coinvolti.

“I nostri dati mostrano che, nel corso dell’ultimo anno, gli attacchi alle aziende sono triplicati: si è passati da un attacco ogni 2 minuti a uno ogni 40 secondi; per i singoli utenti il numero di attacchi è passato da uno ogni 20 secondi a uno ogni 10 secondi. Questo progetto fornisce un’alternativa al pagamento del riscatto: sbloccare i propri file senza pagare alcunché” ha affermato Jornt van der Wiel, Security Researcher del Global Research and Analysis Team di Kaspersky Lab.

Kaspersky Lab ricorda infine come alcune semplici misure di protezione possano prevenire molti danni. Usare sempre un sistema di backup in modo che le infezioni dei ransomware non possano distruggere i propri dati personali in modo definitivo, utilizzare un software di antivirus efficace per proteggere il sistema, aggiornare tutti i software sul proprio computer e, dal momento che ogni account può essere compromesso, essere sempre attenti.