Dopo sette anni di difficile convivenza Intel cede McAfee
Dopo sette anni alti e bassi e una causa intentata lo scorso anno da John McAfee, Intel ha deciso di scorporare McAfee dalle sue attività. Il produttore di chip ha ceduto la sua quota di maggioranza in McAfee alla società di investimenti TPG per 3,1 miliardi di dollari. McAfee tornerà ad essere una società di sicurezza stand-alone; Intel manterrà una quota di minoranza del 49 per cento e concentrerà le operazioni interne in materia di sicurezza a livello hardware.
Per Intel, l’operazione rappresenta una perdita: nel 2010 spese 7,68 miliardi di dollari per l’acquisto di McAfee, che resterà una delle peggiori acquisizioni della società.
Il produttore di chip aveva in mente la strategia giusta quando ha acquisito McAfee. Puntava infatti ad aggiungere sicurezza a livello di hardware e componenti. Intel ha incorporato la tecnologia McAfee nel firmware a livello di chip per PC e per server e ha sviluppato strumenti di gestione della sicurezza, ma McAfee non è mai stata pienamente integrata nella strategia hardware di Intel.
Intel manteneva in parallelo una strategia di sicurezza hardware che ha avuto pochi legami con McAfee, che è stata ribattezzata Intel Security. Il produttore di chip stava sviluppando sistemi di avvio testati e collaborando con altre società di sicurezza nei segmenti server e dei pagamenti.
“L’acquisizione di McAfee ha permesso a Intel di raggiungere una profonda conoscenza nell’arena della sicurezza”, ha dichiarato Doug Fisher, vice presidente senior e general manager del Software and Services Group di Intel. “Separare le società metterà McAfee in una posizione migliore per crescere nel settore del software, che è la sua competenza core. Inoltre Intel sarà in una posizione migliore per crescere nella sicurezza a livello di hardware”.
La strategia di Intel per la sicurezza
Il focus di Intel è lavorare a livello di chip per proteggere gli utenti. I suoi chip offrono già aree di sicurezza in cui possono essere memorizzati i dati di autenticazione dell’utente. Per esempio, la funzione SGX (Software Guard Extensions) può autenticare gli utenti in modo che i provider di contenuti possano trasmettere video 4K ai PC autorizzati. Funzioni simili potrebbero essere utilizzate per garantire pagamenti sicuri da PC.
La sicurezza è uno dei temi importanti per i dispositivi IoT, e in questo Intel si baserà su partnership. La società fa parte dell’Open Connectivity Foundation, e lavorerà con i partner del settore per sviluppare protocolli IoTivity, che puntano a una connettività sicura tra dispositivi con diversi sistemi operativi e tecnologie wireless.
Intel si sta inoltre espandendo nel settore delle auto a guida autonoma, dove la sicurezza è un tema caldo. L’accesso non autorizzato ai controlli software di una macchina autonoma potrebbe essere disastroso, e Intel sta ricorrendo a supercomputer installati nei veicoli per garantirne la sicurezza.
La realtà virtuale è ancora nella sua infanzia. La sicurezza nel mondo virtuale potrebbe essere considerata in modo simile al mondo reale, con alcune zone virtuali protette dall’accesso di utenti non autorizzati. In questo segmento Intel sta puntando a eliminare i fili dei dispositivi VR attraverso connessioni wireless sicure.
Il destino di alcuni prodotti come True Key, un concorrente di Windows Hello di Microsoft che permette agli utenti di accedere a PC Windows tramite l’autenticazione biometrica, non è ancora noto.