Cohesity svela le strategie alla base dell’acquisizione di Veritas
Lo scorso mese di febbraio, Cohesity aveva annunciato l’acquisizione dell’attività di Data Protection di Veritas. Ora per voce del suo group vicepresident Olivier Savornin, l’azienda offre maggiori dettagli riguardo questa operazione, che si dovrebbe finalizzare entro la fine dell’estate. Alla base c’è l’ambizioso obiettivo “di creare un nuovo leader nel mercato della protezione dei dati. Un mercato stimato oltre i 30 miliardi di dollari e attualmente molto frammentato, con almeno 12 fornitori attivi. Questa frammentazione comporta rischi di sostenibilità e una complessa gestione per le aziende”.
Una realtà da 7 miliardi di dollari
Secondo Savornin, “la combinazione dell’architettura di Cohesity e della presenza globale di Veritas creerà una realtà con una quota di mercato tra il 14% e il 15%”. Il fatturato combinato delle due società per il 2023 prima dell’integrazione è stato di 1,6 miliardi di dollari, di cui 1,3 miliardi di dollari sono ARR (annual recurring revenue), con un margine lordo dell’80% e un EBITDA del 27%. Post integrazione, l’azienda sarà valutata 7 miliardi di dollari.
“La nuova Cohesity continuerà a investire e portare avanti la roadmap e la strategia di tutti i prodotti e servizi di Cohesity e Veritas, lavorando per fornire una soluzione integrata che combini le migliori tecnologie di entrambe le società. Ci impegniamo, inoltre, a supportare i prodotti esistenti per diversi anni, compresi quelli legacy, come il backup su tape ancora ampiamente usato. Questo renderà Cohesity ancora più rilevante per le grandi imprese e per l’ecosistema dei partner”.
Savornin ha rafforzato la sua affermazione con i numeri: la nuova società si farà carico della protezione di centinaia di exabyte di dati provenienti da oltre 10.000 clienti, potrà contare su una presenza globale di go-to-market e un’elevata penetrazione nelle grandi aziende, tra cui 96 delle Fortune 100 e l’80% delle Global 500. Inoltre, la combinazione di Cohesity e Veritas porterà a un ecosistema di oltre 3.000 partner in tutti i segmenti: fornitori di servizi cloud, operatori della sicurezza, VAR, integratori e OEM di hardware.
In Italia, la nuova Cohesity potrebbe il personale triplicare
“Siamo entusiasti di accogliere i colleghi di Veritas nel nostro team – ha dichiarato Savornin –. In particolare, in Italia il personale potrebbe crescere fino a tre volte la sua dimensione attuale, generando immediatamente opportunità di sviluppo per i dipendenti e fornendo un supporto più solido per clienti e partner”.
In tal senso, Savornin ha precisato che la nuova Cohesity offrirà soluzioni innovative nell’ambito della sicurezza, della gestione dei dati e degli insight basati su AI generativa, delle funzionalità native del cloud. Si avrà un’interfaccia di gestione unica e facile da usare e un portafoglio completo di soluzioni per la protezione dei dati che, “combinando la base cloud-native di Veritas con la piattaforma e l’AI di Cohesity, ottimizzerà la compatibilità multi-cloud, rafforzerà la resilienza informatica e permetterà di trarre maggiore valore dai dati aziendali. Sarà supportata la più ampia gamma di workload all’interno di un’architettura moderna altamente scalabile”.
Cohesity Gaia, l’intelligenza artificiale a supporto del business
A proposito di intelligenza artificiale, Cohesity ha colto l’occasione per presentare Gaia, uno strumento pensato per permettere alle aziende di interagire direttamente con i propri dati salvati e di cui è sato fatto un backup. “Gaia rappresenta la nostra interpretazione del concetto Talk to your data – ha precisato Manlio De Benedetto, senior director sales engineering EMEA di Cohesity –. Questo approccio facilita una conversazione continua e dinamica con i dati, migliorando significativamente la gestione e l’utilizzo delle informazioni”.
Cohesity Gaia è un’intelligenza artificiale basata sul concetto di Retrieval-Augmented Generation (RAG). A differenza di modelli come GPT, che possono generare risposte basate su informazioni raccolte da internet, spesso soggette ad allucinazioni o errori, un modello RAG utilizza un set di dati specifico per fornire risposte. Gaia, infatti, si “alimenta” esclusivamente dai dati dei clienti, garantendo risposte precise e contestuali. “Questo approccio, denominato appunto Talk to Your Data, consente di porre domande direttamente sui dati aziendali, con un’attenzione particolare alla sicurezza e alla privacy”.
Risposte precise in tutta sicurezza
Da un punto di vista pratico, Gaia è un assistente con cui è possibile interagire per ottenere informazioni dettagliate, migliorando i processi decisionali aziendali attraverso diverse linee di business. “In questo modo si può ottenere un supporto alle iniziative di AI già esistenti in azienda e la fornitura di risposte sicure, mantenendo la sicurezza e la governance dei dati come priorità”. In sintesi, Cohesity Gaia integra funzionalità avanzate di AI nel contesto aziendale, mantenendo un elevato livello di sicurezza e controllo, fattori essenziali per la gestione delle informazioni e la conformità a normative come GDPR, DORA e NIS2.
L’approccio di Cohesity si basa sulla protezione dei dati e questo implica il backup iniziale dei dati stessi. Quindi, i dati salvati vengono utilizzati da Gaia per fornire risposte rapide e precise grazie a processi di indicizzazione e creazione di vettori. Gaia può essere implementata on-premise, su cloud pubblici, gestita dal cliente, partner o da Cohesity stessa, attraverso una piattaforma centralizzata chiamata Helios.