Se il vostro PC è stato infettato da un ransomware, si diffonderà da file a file, crittografandoli fino a quando non pagherete per ottenerne la chiave di decriptazione (sempre se vi arriverà). Ma un ransomware può anche diffondersi ai file archiviati nel cloud ed è qui che entrano in gioco le nuove protezioni per OneDrive.

Microsoft ha infatti annunciato nelle scorse ore, con disponibilità già da ora, la possibilità di eseguire un rollback dei file ospitati su OneDrive alle versioni archiviate fino a un mese prima, per permettere agli utenti di tornare a un punto in cui non erano ancora stati infettati dal ransomware. La società ha anche dichiarato che userà i suoi sistemi automatizzati di rilevamento delle minacce per capire quando il ransomware ha iniziato a infettare quei file, avvisando dell’accaduto l’utente con una telefonata.

Microsoft ha annunciato inoltre protezioni per la condivisione e la lettura di file archiviati su OneDrive e inviati via email tramite Outlook.com (la versione web di Outlook), compresa la posta elettronica crittografata. Unico requisito? Abbonarsi a Office 365, il servizio di abbonamento di Microsoft che include anche PowerPoint, Excel, Word e le altre app di Office. Le protezioni di Outlook non sono ancora disponibili per la versione di Outlook per Office 365.

“Con la crescente presenza e la sofisticazione delle minacce online come virus, ransomware e frodi via phishing, è sempre più importante disporre della protezione e degli strumenti giusti per proteggere da compromissioni i dispositivi, le informazioni personali e i file” ha scritto in un post sul blog aziendale Kirk Koenigsbauer, vicepresidente di Office.

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La novità in questi annunci è che Microsoft ha adattato la sua capacità di ripristino dei file, in precedenza disponibile solo per OneDrive for Business, e l’ha resa accessibile anche agli utenti consumer abbonati a Office 365. Non solo Microsoft rileverà un attacco, ma ne verrete a conoscenza tramite i canali che Microsoft utilizza normalmente per inviarvi messaggi (email, una notifica popup e altro ancora). A questo punto potrete entrare in OneDrive e sostanzialmente “tornare indietro” a un giorno precedente (naturalmente dovrete scegliere almeno il giorno prima dell’avviso di Microsoft).

Microsoft inoltre ha fatto compiere un deciso passo avanti alla sicurezza integrata in Outlook; ora è possibile proteggere con password i collegamenti a cartelle o file e si tratta di una novità molto utile. In precedenza infatti non c’era davvero un modo sicuro per evitare che i collegamenti a file o cartelle fossero condivisi con qualcuno.

Non è chiaro quanto bene Microsoft abbia protetto i file in Outlook rispetto, ad esempio, a PGP, ma a quanto pare gli utenti saranno in grado di crittografare un file inviato tramite Outlook.com e di leggerlo all’interno di Outlook per iOS/Android o con Windows Mail. Se attivate l’opzione di inoltro preventivo, Microsoft crittograferà anche l’e-mail e qualsiasi Office documento Office allegato.

I link di condivisione protetti da password, la crittografia delle e-mail e l’opzione di inoltre preventivo inizieranno a essere rilasciati nelle prossime settimane. Microsoft ha infine annunciato che entro la fine dell’anno inizierà automaticamente a controllare i link anche all’interno di Word, Excel o PowerPoint.