Synology anticipa tutte le novità del 2023: focus sul software
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Synology è nota soprattutto per i suoi dispositivi per l’archiviazione dei dati, la video sorveglianza e la connettività wireless.
Tuttavia, i temi che hanno caratterizzato la presentazione delle prossime soluzioni che, come ha detto Marcos De Santiago, Sales Director Southern Europe, “consentiranno di migliorare la scalabilità, la disponibilità e la sicurezza dei dati che aumentano in modo esponenziale in azienda”, non hanno riguardato l’hardware bensì il software e i servizi. Sono infatti il sistema operativo DSM, le applicazioni e il cloud su cui Synology punta per fare davvero la differenza, per fornire alle aziende gli strumenti “per crescere, aumentare la resilienza e risolvere al meglio le sfide IT”.
Un DSM più veloce e sicuro
Nel 2021, Synology ha lanciato la versione 7 del suo DiskStation Manager, il sistema operativo che l’azienda usa per gestire tutti i suoi NAS e i sistemi di storage e che è usato su circa 10 milioni di apparecchiature. “È una release importante – ha sostenuto Francesco Zorzi, Technical Manger di Synology –. Ha richiesto molto tempo per il suo rilascio, ma ha definito delle milestone portando un cambiamento nella gestione delle interfacce e nella gestione dei processi. Probabilmente chi usa i nostri NAS ha percepito solo un aumento della velocità, che è cresciuta del 70%, ma questo è frutto di grande lavoro che ha portato a un disegno del tutto nuovo della soluzione”.
Per il primo trimestre del 2023 è attesa la versione 7.2 del DSM, che porterà novità ad ampio spettro. Sul versante della sicurezza sarà introdotta la crittografia a “tutto volume”, che incrementerà le prestazioni di archiviazione fino al 48% rispetto alla crittografia basata sulle cartelle.
A proposito di cartelle, faranno il loro esordio le cartelle WORM (write once read many), che non consentiranno la modifica o la cancellazione dei dati per un periodo di tempo specificato. Questo da una parte, come accade con i nuovi e non modificabili backup in Hyper Backup, impedirà ogni modifica dopo la creazione, aiutando a proteggere i dati da ransomware e cyberminacce, dall’altra consentirà la consultazione certificata. “La tecnologia worm sarà nativa all’interno di tutte le nostre soluzioni – ha precisato Zorzi – e sarà una funzione sicuramente apprezzata da chi, come commercialisti, ospedali, studi legali o notarili, ha bisogno di archiviare dati che siano cristallizzati ma facilmente consultabili”.
Ancora in tema di sicurezza, gli aggiornamenti a Synology Drive, la soluzione in cloud privato di Synology, useranno filigrane e policy di download, mentre le funzionalità di cancellazione da remoto aiuteranno a ridurre i rischi eliminando le cartelle sincronizzate da client Windows e macOS smarriti o rubati.
Nel nuovo DSM 7.2, la condivisione dei dati su SMB sarà più sicura ed efficiente. Il blocco dei file tra protocolli diversi fra le condivisioni dei file SMB e Synology Drive assicurerà che i file in uso non siano né modificati né sovrascritti. E il supporto per i trasferimenti SMB multicanale userà tutte le connessioni di rete disponibili tra server e client per migliorare le prestazioni del trasferimento dei file SMB.
Nuovi sistemi con cluster fino a 60 server
Sul versante hardware nel 2023, è invece previsto il lancio di nuovi sistemi per l’archiviazione di file e oggetti. Questi sistemi saranno caratterizzati da cluster di ampliamento molto più veloci delle soluzioni Synology attuali, con prestazioni e funzionalità scalabili in modo quasi lineare a mano a mano che saranno aggiunte nuove unità.
La prima generazione di sistemi scalabili supporterà cluster fino a 60 server per oltre 12 PB di archiviazione effettiva, velocità di scrittura sequenziale di oltre 60 Gb/s e con la possibilità di avere oltre 80.000 connessioni contemporanee. Synology assicura una disponibilità del 99,99% e il supporto per le suite di protezione dei dati Hyper Backup e Active Backup.
Migliora il backup, che è ancora usato troppo poco
“Oggi abbiamo circa 320.000 distribuzioni attive di Active Backup for business, con una crescita del 34% rispetto al 2021 – ha sottolineato Zorzi –. Tuttavia, dovremmo fare il triplo di questo numero. Il problema è far capire alle persone il valore del backup, mostrare cosa fa il prodotto e come si può avere un servizio che protegge i dati spesso senza alcun costo”.
Forse a raggiungere i risultati che vorrebbe il technical manager di Synology potrà aiutare la nuova piattaforma di gestione per Active Backup e C2 Backup. Questa consentirà di abilitare la gestione trasparente, l’implementazione e il monitoraggio delle attività di backup a livello dell’intera infrastruttura IT di un’organizzazione, a prescindere dalla location o dalla grandezza. La nuova piattaforma unirà soluzioni Synology locali e soluzioni basate su cloud, consentendo agli amministratori IT e agli MSP di proteggere più semplicemente i dispositivi o i servizi e, nel contempo, garantendo tempi di recupero veloci.
Più sicurezza e accessi senza password
Nel 2023, la piattaforma Synology C2 Identity vedrà importanti miglioramenti all’insegna della sicurezza e della praticità per consentire gli accessi senza password a dispositivi e servizi online e locali. L’integrazione con Windows Hello e Face ID/Touch ID di Apple semplificherà l’autenticazione sugli endpoint gestiti da C2 Identity.
È previsto poi l’arrivo di un portale dedicato agli utenti di C2 Identity, mentre i dipendenti che usano gli endpoint gestiti potranno accedere automaticamente ai servizi web che supportano SAML, con la possibilità di abilitare 2FA per servizi più sensibili, come i sistemi CRM o ERP di un’azienda.
Dal canto suo, Active Insight, la funzione che monitorizza le attività degli utenti “utilizzata su ben 1,4 milioni di NAS” evidenzia Zorzi, evolverà per riuscire a prevenire automaticamente le attività che violano le leggi sulla protezione dei dati. Quando si attiveranno dei valori di soglia o delle regole, il sistema potrà inviare degli allarmi o entrare direttamente in azione, per esempio scollegando i client sospetti di essere stati infettati da un ransomware.
Al via la commercializzazione di videocamere
“Dal 2023 Synology potrà fornire una soluzione completa per la videosorveglianza” ha detto Zorzi. Inizierà, infatti, la vendita di videocamere e a marchio proprio. Si tratterà della 500 Series che si comporrà di due modelli (per l’impiego indoor o outdoor) che, ovviamente, offriranno l’integrazione con tutte le impostazioni gestite direttamente da Surveillance Station. Così, per esempio, funzioni come la “localizzazione” della sorveglianza delle aree a rischio di intrusione permetterà di liberare risorse sui server di registrazione per consentire l’implementazione di soluzioni IA, mentre processi dedicati velocizzeranno le ricerche di veicoli e persone ovunque nei fotogrammi.
Le videocamere Synology 500 Series useranno sensori da 5 MP per registrazioni grandangolari in formato 16:9, 3K (2.880×1.620) a 30 FPS. Alimentabili tramite con PoE e impermeabili (IP67), saranno compatibili con US NDAA/TAA e integreranno metodi di protezione già adottati sui prodotti Synology di classe enterprise.
Il Wi-Fi 6 entra nei router Synology
Synology ha presentato infine il nuovo router WRX560. Basato sulla piattaforma SRM 1.3, offre le medesime funzioni di gestione di rete di fascia alta dell’RT6600ax. Con radio interne dual-band e una porta 2.5 GbE LAN/WAN, il WRX560 può essere aggiunto come nodo mesh a un qualsiasi router RT6600ax oppure può essere usato da solo come soluzione per la casa e l’ufficio. Compatibile con la nuova frequenza a 5,9 GHz, consente l’accesso a una banda, assicura Synology, priva di interferenze per velocità di connessione potenzialmente più alte o un backhaul wireless dedicato.