Stati Uniti e Inghilterra hanno vietato ai passeggeri dei voli provenienti e diretti verso il Medio Oriente di portare in cabina i propri dispositivi elettronici. È probabile che alla base di questa decisione ci siano informazioni di intelligence su una trama non ancora rivelata, che mette al centro un iPad modificato per funzionare da ordigno esplosivo.

Non è chiaro se la presunta bomba fosse all’interno di una copia del tablet di Apple, oppure in una custodia che ne richiamava le fattezze. In ogni caso, un singolo episodio del genere non avrebbe certo scatenato questa forte presa di posizione. Una fonte anonima ha infatti rivelato al Guardian che tali divieti “non derivano da un solo evento, ma da una combinazione di più fattori”.

Uno di questi, sempre secondo la fonte, è la scoperta di un’operazione per far precipitare un aereo grazie a dell’esplosivo nascosto in un falso iPad. Altri dettagli, come la data e il paese interessato, così come il gruppo terroristico che avrebbe ordito l’attentato, rimangono segreti.

La scorsa settimana, quando il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale USA (DHS) ha annunciato le restrizioni per laptop, tablet, fotocamere, lettori DVD portatili, e-reader e console di gioco più grandi di uno smartphone sui voli verso gli Stati Uniti da 10 aeroporti di otto paesi mediorientali, l’Agenzia ha dichiarato: “L’Intelligence indica che i gruppi terroristici continuano a prendere di mira l’aviazione commerciale e sono sempre più intenzionati a compiere aggressioni con metodi innovativi. Tra questi c’è la possibilità di contrabbandare ordigni esplosivi nascosti in articoli di largo consumo”.

Anche gli inglesi hanno imposto restrizioni

Il Regno Unito ha subito seguito l’esempio degli Stati Uniti, ponendo un divieto simile per i voli provenienti da sei paesi. In tal caso sono stati banditi dalla cabina passeggeri i dispositivi più grandi o di dimensioni uguali a uno smartphone. “Capiamo la frustrazione dei passeggeri dovuta a tali decisioni”, dichiarano dal Governo Britannico “ma stiamo lavorando con l’industria aeronautica per ridurre al minimo questi rischi”.

Ammesso che alla base di un potenziale atto terroristico ci sia un iPad modificato, questo non spiega le differenze tra le azioni intraprese da USA e Inghilterra. Shashank Joshi, uno specialista dell’Intelligence del Royal United Service di Londra, ha rilasciato una dichiarazione al Guardian. “Il motivo per cui le restrizioni inglesi e statunitensi differiscono, nonostante l’eccezionale livello di condivisione nell’ambito dell’intelligence, consiste nel modo in cui viene affrontata la lotta al terrorismo in generale. Gli altri paesi occidentali alleati, per esempio, non hanno intrapreso un divieto così totale. È quindi inevitabile porsi delle domande su come diversi fattori politici non dichiarati possano essere influenzati dall’amministrazione Trump”.

United Airlines: Non indossate leggins se volate gratis

Le compagnie aeree non si fermano a bandire i dispositivi elettronici dai propri voli, ma con le loro decisioni oltrepassano talvolta il limite della fantasia.

È diventato virale il rifiuto da parte di United Airlines di imbarcare due ragazze adolescenti sul volo da Denver a Minneapolis, solo perché indossavano dei leggins. Dopo una levata di scudi sul Web, la compagnia ha dapprima risposto con un laconico “Per i nostri clienti… I leggins sono i benvenuti!”, salvo poi mettere i puntini sulle i riguardo all’abbigliamento.

Secondo i dirigenti, le ragazze non erano vestite in modo consono al documento di viaggio esibito. Essendo in possesso di un “United pass riders”, vale a dire biglietti gratuiti riservati ai parenti dei dipendenti in forza all’azienda, le due non rispettavano le norme per beneficiare di tale passaggio gratis.