Ancora un mese di tempo per l’upgrade gratuito a Windows 10
Si sa da quasi un anno che l’aggiornamento gratuito a Windows 10 per chi proviene da Windows 7 e Windows 8.1 terminerà il 29 luglio 2016 (tra un mese insomma), data dopo la quale chi vorrà aggiornarsi al sistema operativo di Microsoft dovrà pagare. O forse no? Il fatto è che Microsoft potrebbe decidere diversamente dopo il 29 luglio, magari estendendo la deadline e dando ancora un po’ di tempo agli utenti indecisi. Dopotutto l’obiettivo di Redmond è di avere Windows 10 installato su un miliardo di dispositivi entro il 2018, mentre il mese scorso la quota raggiunta era di circa 350 milioni.
La strada per Microsoft verso l’obiettivo del 2018 è insomma ancora lunga e difficile e non ci stupiremo quindi di un cambio di strategia. Per ora però, stando così le cose, il 29 luglio si avvicina e se non avete ancora provveduto ad aggiornare il vostro PC a Windows 10, forse dovreste farlo proprio in queste poche settimane che mancano, contando anche che il 2 agosto sarà rilasciato l’Anniversary Update di Windows 10 pieno zeppo di novità. Ecco tre semplici passi da seguire per non farsi trovare impreparati di fronte a eventuali problemi post-aggiornamento.
1 – Requisiti hardware
Come ogni sistema operativo, anche Windows 10 ha dei requisiti hardware minimi che vanno rispettati per la sua installazione e il suo corretto funzionamento. Microsoft ha creato una pagina apposita su questo argomento, ma già queste informazioni possono bastare.
CPU: 1GHz
Scheda grafica: deve supportare le DirectX 9 o successive
Risoluzione dello schermo: 800×600 pixel
RAM: 1GB per sistemi a 32 bit, 2GB per sistemi a 64-bit
Spazio su disco: 16GB per sistemi a 32 bit, 20 GB per sistemi a 64-bit
Mentre è possibile far funzionare Windows 10 su PC particolarmente vecchi, i risultati potrebbero essere tutt’altro che positivi. Microsoft comunque ha creato dei codici speciali d’errore che segnalano se il sistema non è adatto a funzionare con Windows 10, in modo da fermarsi prima dell’inizio del processo di installazione.
2 – Una soluzione per tutto
L’aggiornamento a un nuovo sistema operativo non va mai a colpo sicuro nel 100% dei casi. Per questo Microsoft offre un’intera pagina sul suo sito dedicata ai problemi più comuni che possono insorgere in fase di upgrade. Uno di questi potrebbe verificarsi immediatamente a causa di un download andato male o di file corrotti o mancanti; qui trovate alcune possibili soluzioni per questa spiacevole evenienza. Un altro problema comune è il poco spazio a disposizione su disco e anche in questo caso vi forniamo alcuni consigli per liberare in modo efficace lo spazio male utilizzato.
3 – Upgrade riuscito. E adesso?
L’aggiornamento è andato a buon fine e ora avete di fronte il desktop di Windows 10. Il nostro consiglio è di focalizzarvi sulle cose da fare nei primi 30 minuti, mentre qui trovate alcune delle feature più interessanti da provare quanto prima. Nel caso Windows 10 non vi piacesse proprio, avete 31 giorni successivi all’upgrade per tornare alla versione precedente di Windows che stavate utilizzando prima di fare l’aggiornamento. Qui vi spieghiamo come fare.