Esperienze condivise, feature introdotta inizialmente come parte della Insider Build 17035 di Windows 10 e presente anche nel nuovissimo Windows 10 April 2018 Update, è un sostituto ad hoc per il classico scambio di chiavette USB o, nel caso siate utenti di iPhone, una versione targata Microsoft di AirDrop di Apple. Sfortunatamente i nostri test hanno rilevato che una generale mancanza di velocità rende questa funzione una scelta poco efficace per tutto tranne che per lo scambio da PC a PC di URL di pagine web e di file minuscoli. Per queste semplici transazioni, però, rimane una feature piuttosto conveniente e di seguito vi spieghiamo nel dettaglio come usarla.

Come impostare Esperienze Condivise

Per abilitare Esperienze Condivise, entrambi i PC essere aggiornati al nuovo April Update di Windows 10. La feature è disattivata per impostazione predefinita in Windows 10. Per attivarla, basta andare in Impostazioni>Sistema>Esperienze Condivise e spostare lo slider su Attivato. Come vedrete, le autorizzazioni associate a questa funzione sono abbastanza auto-esplicative. Potete infatti consentire a qualsiasi dispositivo nelle vicinanze di inviarvi file (con la vostra autorizzazione, ovviamente) o limitarli ai vostri PC ai quali avete accesso e non manca la possibilità di specificare in quale cartella sono memorizzati i file ricevuti.

Prima di iniziare a utilizzare Esperienze Condivise, però, consigliamo (se non lo avete già fatto) di rinominare i vostri PC. Windows 10 infatti assegna un nome di dispositivo quasi casuale a ciascun PC, in modo che un dispositivo Surface ad esempio possa essere denominato DESKTOP-SKLJ56B o qualcosa del genere. Normalmente questa sigla non ha molta importanza per l’utente, ma quando si trasferiscono dei file dovete scegliere a quale PC inviarli e quindi un nome più immediato e riconoscibile è una buona idea.

Ecco come rinominare il vostro PC in Windows 10. Andate in Impostazioni> Sistema> Informazioni su e vedrete un elenco di specifiche del dispositivo, con un pulsante Rinomina questo PC in basso. Non dovete scegliere nulla di troppo elaborato, ma assicuratevi che il nuovo nome non abbia al suo interno degli spazi vuoti. Dopo aver rinominato il PC, vi verrà chiesto di riavviare Windows 10.

Esperienze Condivise

Come usare Esperienze Condivise

L’utilizzo di Esperienze Condivise è facile quanto la sua configurazione, anche se abbiamo notato alcune stranezze. La cosa fondamentale da sapere è che questa feature utilizza sia il Bluetooth, sia il Wi-Fi per il trasferimento dei file. Il Bluetooth viene utilizzato per stabilire e mantenere la connessione, mentre il Wi-Fi per trasferire i file su una rete comune. Entrambe le connessioni devono rimanere attive durante il trasferimento.

Due ambiti sono particolarmente adatti per condividere informazioni tramite Esperienze Condivise: il browser Edge ed Esplora Risorse. In ognuna vedrete l’opzione Condivisione. All’interno di Edge il pulsante Condivisione è in alto a destra e sembra una freccia che esce da una scatola, mentre in Esplora Risorse è una delle numerose opzioni che vedete quando fate clic con il pulsante destro del mouse su un determinato file.

Tenete presente però che all’interno di alcune app, come ad esempio la versione di OneNote integrata in Windows 10, la voce Condivisione fa riferimento a una modifica collaborativa. Ciò significa che non trasmetterete realmente il file su un altro PC, ma che avrete semplicemente accesso a quel file con qualsiasi privilegio assegnato dall’autore.

In Esplora Risorse o Edge, facendo clic sul pulsante Condivisione, si apre una finestra con le opzioni per rendere il file disponibile tramite Mail, Skype, OneDrive o altre app installabili come Facebook. A queste Esperienze Condivise aggiunge un elenco di dispositivi vicini a cui è possibile trasmettere il file. Selezionando il PC che appare in lista, si invia una richiesta per condividere con esso il file. Quando l’altro PC accetta di ricevere il file, ha inizio il processo di condivisione. Ricordate che i contenuti condivisi verranno visualizzati nella cartella Download, se non diversamente specificato nel menu Impostazioni.

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Come funziona Esperienze Condivise?

Vista la lentezza del trasferimento, è difficile credere che il Wi-Fi abbia un ruolo in Esperienze Condivise. Nel nostro test abbiamo configurato questa funzione utilizzando un Surface Pro 4 e un Surface Laptop, ognuno posto a pochi metri dall’altro. Prendendo un file video di 47 MB come “cavia”, l’abbiamo trasferito da un PC all’altro in 4 minuti e 55 secondi… ed è stato qualcosa di estremamente lento.

Era colpa della nostra rete? Difficile e infatti, per verificarlo, abbiamo caricato lo stesso file su OneDrive e ci sono voluti solo 1 minuto e 36 secondi, ovvero tre volte più velocemente rispetto al trasferimento tramite Esperienze Condivise, che sembra effettivamente trasmettere tutto tramite Bluetooth il cui throughput è di circa 3 Mbps. Un valore inaccettabile per file di grandi dimensioni e una chiavetta USB è un’opzione molto più pratica e soprattutto rapida. In un secondo test però abbiamo connesso di nuovo i due PC e aggiunto all’equazione un Asus NovaGo.

Con questo set-up si sono toccati i 30 Mbit/s grazie al Wi-Fi, ma in condizioni un po’ particolari, ovvero solo dal NovaGo al Surface Laptop ma non al Surface Pro 4. Un problema con il firewall? Hardware di rete? Qualunque sia la ragione, condividere a tutta velocità un file con Esperienze Condivise non è così semplice come potrebbe sembrare.

Ciò per cui questa feature è utile è la condivisione di URL e piccoli file. Windows 10 chiede se volete salvare o salvare e aprire un file con Esperienze Condivise. Ciò significa che trasmettere un URL da un PC a un altro e aprirlo automaticamente su Edge diventa uno degli usi più pratici di questa funzione. Ma è abbastanza? App come Word o Dropbox generano già automaticamente collegamenti rapidi per aprire contenuti condivisi e ciò “azzoppa” in parte l’utilità di Esperienze Condivise.

Spazio per miglioramenti

Questa feature arriva su Windows 10 anni dopo che Apple ha lanciato AirDrop, il suo sistema di condivisione per macOS e iOS e, nonostante ciò, c’è ancora spazio per diversi miglioramenti. Potrebbe ad esempio esserci una funzione taglia-incolla tra PC come è in grado di fare il software Flow di Logitech o l’app di Microsoft Mouse Without Borders.

Esperienze Condivise potrebbe anche beneficiare di un’opzione per inviare un collegamento o un file a più di un PC alla volta. Microsoft ha indicato che i piani per un tale approccio sono in corso, ma li vedremo solo nell’aggiornamento Redstone 5 (o successivo) di Windows 10 non prima dell’autunno.

Il problema di Esperienze Condivise è anche il fatto che sempre più utenti si affidano a piattaforme collaborative come Slack o Microsoft Teams, canali persistenti in cui condividere link (ma anche file) in una chat room condivisa. Insomma, per condividere immagini o alcuni file di piccole dimensioni, Esperienze Condivise è più conveniente e immediata della classica chiavetta USB e, se si ha la fortuna di trasferire file via Wi-Fi, è una feature davvero utile, ma resta il fatto che Microsoft deve ancora lavorare per sistemarla e migliorarla.