Giugno super per Windows 10 ma triste per Windows 7
Windows 10 ha registrato nuovamente una forte crescita a giugno guadagnando più di un punto percentuale, mentre l’ormai obsoleto Windows 7 ha perso altrettanto. Secondo Net Applications, il mese scorso Windows 10 è cresciuto di 1,1 punti percentuali per raggiungere il 54,9% della quota globale dei sistemi operativi desktop e il 68% di tutti i PC Windows (e nei prossimi due mesi dovrebbe toccare il 70%).
La percentuale di Windows 10 tra i soli PC Windows è significativamente maggiore della percentuale di tutti i personal computer perché Windows non alimenta tutti i PC. A giugno Windows ha rappresentato l’86,7% dei personal computer a livello globale, la stessa percentuale di maggio e la conferma di un record per il sistema operativo di Microsoft. Il restante 13,3% è invece diviso tra macOS, Linux e Chrome OS.
Per il secondo mese consecutivo Windows 7 ha invece perso quota, scendendo a giugno al 23,4% di tutti i PC e al 26,9% di quelli Windows. Windows 7 non era stato così basso da gennaio 2011, quando erano passati solo 15 mesi dopo il suo lancio.
I numeri storici fatti segnare negli ultimi mesi dallo smart working e l’abbandono dei consueti luoghi di lavoro hanno comportato (soprattutto tra marzo e aprile) una flessione delle migrazioni da Windows 7 a Windows 10. Poi, a maggio, quando alcuni Paesi hanno preso provvedimenti per riaprire il commercio e le aziende, la marea si è invertita, con Windows 7 in calo e Windows 10 in salita.
La ripresa di giugno ha spostato le previsioni degli esperti per Windows 7 e Windows 10. Il primo dovrebbe scivolare sotto il 20% di tutti i PC Windows non molto tempo dopo la fine del 2020, mentre tra un anno dovrebbe scendere a circa il 13%. Nel frattempo Windows 10 supererà il 70% tra i PC Windows entro la fine di agosto ed entro un anno raggiungerà quasi l’85%.
Net Applications ha segnalato inoltre un rialzo inspiegabile di Linux. La categoria, che raggruppa tutte le distribuzioni, ha aggiunto il mese scorso quattro decimi di punto percentuale, portando il sistema operativo open source a un record storico del 3,6%. Il declino quasi identico di macOS ha alimentato la crescita di Linux, dimostrando ancora una volta la natura a somma zero della condivisione. A meno che un sistema operativo non soffra, gli altri non possono gioire.