Niente più supporto al file system ReFS per Windows 10 Pro

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Con l’uscita dell’imminente Windows 10 Fall Creators Update, Microsoft toglierà agli utenti di Windows 10 Pro la possibilità di creare volumi in ReFS.

Nella notizia dei giorni scorsi sull’annuncio di Windows 10 Pro for Workstations parlavano di una delle feature più interessanti di questa nuova versione di Windows 10, ovvero il supporto al ReFS. Un file system ha che ha debuttato in Windows Server 2012 e che è stato progettato per evitare la perdita dei dati, correggere gli eventuali errori, assicurare un numero minore di operazioni I/O e recuperare quasi completamente i file.

Si tratta di un “derivato” del più noto e comune NTFS che oggi è disponibile in Windows 10 Pro e che non può essere utilizzato per le partizioni di boot, ma solo per lo storage di dati. Microsoft ha annunciato che con l’imminente aggiornamento Windows 10 Fall Creators Update il ReFS sarà tolto da Windows 10 Pro e sarà supportato esclusivamente da Windows 10 Enterprise e dal nuovo Windows 10 Pro for Workstations.

Windows 10 Pro for Workstations

Chi ha già sfruttato il ReFS su Windows 10 Pro non avrà problemi di sorta in fase di lettura e scrittura anche dopo l’installazione dell’aggiornamento, ma non potrà creare nuovi volumi con questo file system. Ricordiamo che Windows 10 Pro for Workstations è un sistema operativo indirizzato a utenti di macchine particolarmente potenti, visto che supporta fino a quattro processori e fino a 6 TB di RAM.

Inoltre offre supporto per memorie non volatili (NVDIMM-N), ibrido tra la tradizionale DRAM e lo storage flash su uno stesso modulo fisico, e per la feature SMB Direct, che permette l’utilizzo di schede di rete che dispongono di capacità Remote Direct Memory Access (RDMA), in modo da funzionare a piena velocità, con latenza molto bassa e utilizzando pochissime risorse.

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Sistemi operativi e browser in Europa: l’analisi di Visual Meta

A dominare il panorama europeo dei sistemi operativi e dei browser sono rispettivamente Windows, Android e Chrome.

Il processo di industrializzazione delle imprese è sempre più rilevante. Tuttavia, più i negozi online aumentano la loro presenza in altri Paesi, più c’è bisogno di conoscere abitudini dei diversi utenti. Ad esempio, quanto sono simili, o quanto differiscono, le abitudini degli utenti di e-commerce in Europa per quanto riguarda l’uso di mobile, desktop e tipo di browser?

Visual Meta, azienda che opera con le piattaforme ShopAlike e Ladenzeile, ha elaborato i propri dati interni per raccogliere le differenze tra i Paesi europei in termini d’uso del sistema operativo, device e browser. Lo studio si basa su 80 milioni di sessioni online su siti di shopping raccolte in 13 Paesi europei nell’arco temporale di un anno, tra maggio 2016 e lo stesso mese del 2017.

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Per quanto riguarda i sistemi operativi e dando un’occhiata al lato desktop, si nota chiaramente che Windows è di gran lunga il più grande player per ogni Paese: più dell’85% degli utenti desktop lo usa come sistema operativo. In italia siamo leggermente sopra la media con l’87.45%, mentre il Paese più affezionato è l’Ungheria con il 96.02%, seguito dalla Repubblica Ceca con 93.55%.

I numeri parlano da soli: si stima che i computer con Windows installato siano, in tutto il mondo, più di 1 miliardo. All’opposto, secondo i dati rilasciati da Apple nell’aprile di quest’anno, ci sono circa 100 milioni di utenti che usano Mac. Sebbene anche per la Danimarca Windows sia il preferito, il Paese ha il primato di utenti Mac con una percentuale di 32.60%.

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Per quanto riguarda il mobile, iOS e Android si dividono il mercato quasi equamente, mentre Windows non arriva all’1%. Insieme gli OS di Apple e Google hanno dato quindi vita ad un duopolio, che ha in mano più del 99% degli utenti.

In Italia il 58.79% di chi naviga da mobile, lo fa su Android. Se è vero che Android è utilizzato su un gran numero di differenti dispositivi, Apple ha ovviamente una grande fetta del mercato. L’iPhone 7 infatti è stato lo smartphone più venduto nel primo trimestre del 2017 e la situazione si ribalta in Danimarca, dove iOS è il preferito da ben l’85.81% di chi naviga da mobile; segue la Svezia con il 70.74%.

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Passando ai browser, in quasi tutta Europa Google Chrome ha la più grande fetta di mercato. La media d’uso, calcolata sia per mobile sia per desktop, è del 53.31%. Seguito da Firefox (particolarmente apprezzato in Germania), Chrome è noto per le garanzie di sicurezza, la velocità e la semplicità. Tuttavia è bene ricordare che le cose possono cambiare velocemente, come nel caso del crollo di Internet Explorer. Attualmente, Chrome è senza dubbio la prima scelta per chi utilizza anche gli altri servizi di Google, come Gmail, Google Drive e YouTube.

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